Diario di viaggio ad Amsterdam: prima parte

Che volevamo fare un viaggio ad Amsterdam era davvero tanto tempo. All’inizio da giovani quando, per fare i tosti, dicevamo di voler andare a vedere i musei e poi da grandi quando, alla fine, i musei siamo andati a vederli davvero!

Fino al giorno stesso della partenza siamo stati con l’ansia di non riuscire a partire. Alla fine però è andato tutto benissimo ed è questa la cosa che ricorderemo negli anni a venire. Quindi basta premesse e iniziamo subito a raccontarvi di questo viaggio ad Amsterdam!

Day 1: arrivo in città

Partiamo in perfetto orario alle 12:45 dall’aeroporto di Firenze con la compagnia di linea olandese KLM ed in poco meno di due ore giungiamo a destinazione. Segnaliamo che non avevamo mai visto un aeroporto così vuoto anche se il nostro volo era al completo.

Comunque eccoci, siamo ad Amsterdam. Dall’aeroporto di Schipol prendiamo il treno diretto che in meno di 20 minuti, al costo di 5,50 euro a biglietto, ci porta alla stazione centrale della città.

Giunti a destinazione per prima cosa ci dirigiamo verso l’Iamsterdam store dove ritiriamo le nostre city card, ordinate in precedenza, che per 72 ore ci avrebbero consentito l’utilizzo di tutti i mezzi pubblici della città e l’ingresso a tantissime attrazioni fra cui il museo di Van Gogh e il Rijksmuseum.

iamsterdam card

Essendo ormai le 17 passate decidiamo di aspettare il giorno seguente per attivarle e così prendiamo il tram numero 13, pagando ben 3,20 euro (valido per un’ora), e arriviamo al nostro alloggio.

Qui dobbiamo fare una piccola premessa. Se siete stati almeno una volta ad Amsterdam saprete sicuramente che i costi per gli alloggi sono altissimi e l’unico modo per abbatterli e cercare qualcosa in periferia. Noi abbiamo trovato una soluzione che si è rivelata davvero ottimale. Il Leonardo Hotel Rembrandtpark è un quattro stelle che si trova proprio davanti alla fermata del tram che in venti minuti porta in pieno centro. Non si tratta di un albergo economico ma sicuramente più di tutti gli altri che abbiamo visto, dovessimo tornare alloggeremmo di nuovo qui senza dubbio.

Inoltre una cosa che davvero abbiamo apprezzato è la possibilità di rinunciare alla pulizia della camera, giorno per giorno, in cambio di un voucher da 5 euro spendibile al bar dell’albergo.

Dopo essersi un attimo sistemati ci siamo resi conto di aver in pancia solo il sandwich offerto in volo dalla KLM quindi ci siamo subito diretti in città per cercare qualcosa da mangiare e iniziare ad orientarci un po’. Il freddo ed il brutto tempo ci hanno però costretto ad una ritirata anticipata dopo aver mangiato un hamburger da BurgerBar.

Day 2: inizia il vero viaggio ad Amsterdam!

Ci svegliamo di buon’ora e dopo una rapida colazione andiamo a prendere il tram che ci avrebbe portati al Rijksmuseum, uno se non il più famoso museo della città.

Sul tram convalidiamo la nostra Iamsterdam Card che, da qui a 72 ore, sarebbe stata la nostra compagna di viaggio più fidata. In pochi minuti arriviamo a destinazione, rimanendo estasiati già dalla bellezza architettonica in stile neogotico di questo museo.

Rijksmuseum viaggio amsterdam
Rijksmuseum

Per chi non lo sapesse il Rijksmuseum è quell’edificio che si trovava dietro la famosissima scritta “I amsterdam” che però da qualche anno è stata rimossa per garantire la sicurezza dei turisti che qui si accalcavano numerosi.

Data la grande affluenza di visitatori è sempre consigliato di prenotare i biglietti in anticipo collegandovi a questa pagina. Se, come noi, avete una Iamsterdam card vi consigliamo in ogni caso di prenotare gratuitamente l’orario d’ingresso al fine di evitare code e perdere, così, tempo.

Prima di iniziare la visita ci viene chiesto di depositare gli zaini, gratuitamente, al guardaroba. Siamo molto fortunati perché, avendo prenotato l’ingresso al mattino presto, riusciamo a goderci i quattro piani del museo quasi in solitudine.

Un viaggio ad Amsterdam fra capolavori artistici

Sono oltre 8000 le opere e cimeli artistici esposti fra cui straordinari dipinti di Van Gogh e Rembrandt. Di quest’ultimo il fiore all’occhiello del museo è il maestoso dipinto “La Ronda di Notte” del 1642. Un capolavoro artistico nonché espressione massima dello stile artistico del pittore. Al momento della nostra visita il dipinto è in fase di restauro di cui è possibile comunque ammirare live i progressi grazie ad una barriera protettiva in vetro.

Matteo rijksmuseum

La nostra visita dura oltre 3 ore e si snoda attraverso secoli di arte passando dal Medioevo ai giorni nostri. Nel mezzo anche padiglioni dedicati all’arte asiatica ed una esposizione di case delle bambole che ha fatto innamorare Ambra.

Terminata la visita ci avviamo a piedi lungo la cintura dei canali per godere degli scorci unici che questa città riesce a offrire. Da contorno una giornata fresca ma soleggiata regala la cornice perfetta.

viaggio amsterdam

Dal mercato dei fiori…

Arriviamo nei pressi del mercato dei fiori, il Bloemenmarket, dove dal 1860 vengono ogni giorni esposti e venduti tutte le tipologie di fiori fra cui, ovviamente, gli immancabili tulipani. Proprio qui ci fermiamo da Frens Haringhandel, un piccolo chioschetto divenuto ormai leggenda per i suoi panini all’aringa.

bloemenmarket mercato dei fiori amsterdam

Vengono serviti freddi insieme a cetriolini e cipolle. Dobbiamo ammettere che eravamo piuttosto scettici ma una volta addentati subito ricreduti. Il pesce è molto cremoso e saporito, il condimento poi è davvero azzeccato!

frena haringhandel panino aringa viaggio amsterdam
Il mitico panino con l’aringa di Frens Haringhandel

Non c’è pasto senza dolcino quindi passiamo da una prelibatezza all’altra gustandoci una golosità tipicamente olandese chiamata Stroopwafel. Si tratta di due cialde sottili fra le quali si spalma una crema molto simile al caramello. Il risultato è un dolcissimo biscotti perfetto per i golosi come noi.

… alla pace del Begijnhof!

Dopo questa pausa il nostro viaggio ad Amsterdam ci porta in un angolo di pace nel cuore della città. Vi si accede quasi per caso da una porta di legno per ritrovarsi in un cortile circondato da casette e giardini.

Siamo nel Begijnhof. Il luogo dove le beghine, un ordine cattolico di donne che senza prendere i voti conducevano una vita casta, vivevano. L’ultima di queste ci ha lasciato nel 1971 ma il Begijnhof è ancora abitato da oltre un centinaio di donne sole pertanto è richiesto il massimo rispetto.

viaggio amsterdam begijnhof
Begijnhof

Avendo ancora molto tempo a disposizione ci riposiamo in questa oasi di pace per qualche minuto prima di ripartire direzione stazione centrale. Oltrepassiamo piazza Dam, il fulcro della città con il suo palazzo Reale, è giungiamo a destinazione.

Da qui partono i giri in traghetto lungo i canali di Amsterdam e non potevamo perdere questa opportunità. Sappiamo che è una cosa un po’ turistica ma non capita tutti i giorni di visitare città come questa e, sopratutto, è compreso nella Iamsterdam Card.

Il giro ci è piaciuto molto. Dura un’ora e mostra la città da un punto di vista totalmente insolito oltre a toccare alcune fra le attrazioni più importanti della città. Da non perdere in ogni viaggio ad Amsterdam che si rispetti.

giro battello amsterdam

Visitare Amsterdam da una prospettiva diversa

Proprio così ci è venuta l’idea di salire sulla A’DAM Lookout. Una delle attrazioni più recenti della città che consente di ammirare Amsterdam dall’alto di 22 piani. Essendo nel quartiere Noord, si scrive proprio così, l’unico modo per raggiungerla è prendere uno dei traghetti gratuiti che partono ogni 5 minuti circa dal porto dietro la stazione.

Il biglietto d’ingresso è piuttosto caro ma fortunatamente, per noi, compreso nella nostra card. Sapete che noi adoriamo visitare dall’alto le città quindi è innegabile che il panorama che ci si è prospettato davanti ci ha lasciato a bocca aperta. Va detto però che forse il prezzo da pagare è troppo alto se non si ha la card.

panorama amsterdam torre adam lookout

Per i più coraggiosi in cima alla torre è possibile anche salire su un’altalena oscillante nel vuoto. Se volete provare questa emozione occorre pagare un ulteriore supplemento ed inoltre ricordatevi di acquistare il biglietto al piano terra altrimenti sarete costretti a desistere.

Torniamo dalla parte più conosciuta della città ed approfittiamo delle ultime ore di luce per vagare senza meta lungo i canali della città con le tipiche casette storte a farci da contorno. Sapevate che sono così strette perché in passato le case venivano tassate in base alla larghezza della facciata? Gli olandesi di conseguenza crearono case strette e profonde aggirando così il problema. Inoltre se alcune di esse vi sembrano inclinate non siete poco lucidi. Molte case venivano costruite così per agevolare eventuali traslochi. Se avete notato quasi tutte hanno una carrucola a cui, tramite corda, venivano assicurati e issati i mobili. La facciata inclinata permetteva l’oscillamento degli oggetti senza picchiare sui muri.

Prima di tornare in albergo ci regaliamo un cartoccio di patatine fritte da Manneken Pis che, nonostante il nome belga, è il più famoso di tutta Olanda. Le patatine poi sono davvero squisite, noi abbiamo optato per quelle con la crema di arachidi e ancora le sogniamo la notte!

patatine fritte manneken pis amsterdam
smartcapture

Day 3: Van Gogh, Rembrandt e gatti randagi

Il terzo giorno del nostro viaggio ad Amsterdam ci accoglie con una leggera pioggerella. La prima tappa di oggi è il museo di Van Gogh ma prima volevamo placare la voglia di pancake venuta ad Ambra.

Poco prima di arrivare a destinazione ci fermiamo così da Pancake Club e restiamo basiti nello scoprire che ad Amsterdam i pancake sono in realtà le nostre crepes. Una colazione diversa dal solito ma sicuramente nutriente!

Con la pancia piena ci dirigiamo così verso il Van Gogh museum che si trova esattamente di fronte al Rijksmuseum nella zona chiamata Museimplein. Qui infatti sorgono anche il MOCO Museum che ospone fra gli altri opere di Banski a Warhol ed il museo di arte moderna Stedelijk.

viaggio ad amsterdam van gogh

La vita di Vincent attraverso le sue opere

Nonostante fossimo titolari della Iamsterdam card occorre prenotare l’orario di visita al museo di Van Gogh per gestire al meglio gli accessi. La nostra visita dura circa due ore, all’interno salvi rari casi non è possibile scattare foto, e ripercorre tutta la vita del controverso pittore.

Matteo museo di van gogh amsterdam

Dai periodi olandesi fino alla Francia e l’auto internamento nel manicomio di Saint Rémy. Le sue opere, come un’autobiografia, rifletto i conflitti interiori che hanno da sempre caratterizzato il più famoso fra i pittori olandesi. Impossibile restare senza emozioni davanti ai suoi paesaggi, ai suoi girasoli, ai suoi autoritratti. Un viaggio ad Amsterdam non può considerarsi tale senza una visita a questo museo.

viaggio ad amsterdam museo van gogh
mde

Usciamo che ancora discutiamo animatamente sull’uso straordinario dei colori che giungiamo alla nostra meta successiva quasi senza accorgercene. Da un pittore all’altro passiamo da Van Gogh a Rembrandt andando a visitare la casa di quest’ultimo.

Non si tratta di un’esperienza imperdibile ma dobbiamo ammettere che ci è piaciuta soprattutto per le dimostrazioni dal vivo della creazione dei colori per i quadri, vi diciamo solo che il rosso veniva fatto spezzettando gli insetti rossi che si trovano sul cotto, e per la realizzazione delle acqueforti tanto caro al pittore.

viaggio amsterdam casa Rembrandt
Casa Rembrandt
casa Rembrandt

Giunta ormai l’ora di pranzo la fame inizia a farci sentire pertanto ci rechiamo nel quartiere De Pijp dove sorge il mercato Albert Cuyp, il più famoso della città. Qui si trovano cibi sia locali che etnici a metà prezzo rispetto al resto della città. Inoltre souvenir e oggetti a prezzi bassissimi. Vi consigliamo di venirci nei giorni feriali per evitare la ressa. Abbiamo pranzato qui gustandoci delle buonissime dutch bitterballen, ovvero delle polpette di carne fritte.

L’Amsterdam meno conosciuta

Fino ad adesso abbiamo visitato quelle che sono un po’ delle attrazioni classiche di Amsterdam. Come sapete, però, a noi piace trovare qualche chicca meno conosciuta durante i nostri viaggi ed anche a questo giro non ci siamo smentiti.

Ci siamo spostati nella parte più settentrionale della città dove scorre placido il canale Singel. Per prima cosa al numero 7 di questa via abbiamo trovato quella che è la casa più stretta di Amsterdam la cui facciata misura, pensate, solamente 70 centimetri.

casa più stretta amsterdam

Ma non è tutto. Basta attraversare la strada per trovare quello che è un autentico paradiso per gli amanti degli animali. Fra le barche ormeggiate adibite a casa ce n’é una, gestita da volontari, che si occupa di dare rifugio ai gatti randagi della città. Stiamo parlando della Cat Boat, oppure De Poezenboot in olandese, e noi non potevamo non andarci!

de poezenboot barca dei gatti viaggio amsterdam

Non si tratta della classica attrazione in cui si va per trascorrere del tempo con gli amici pelosi ma di un gattile vero e proprio. L’obiettivo dei volontari che gestiscono questo rifugio è quello di dare nuova vita ai gatti abbandonati e malridotti trovati per le vie della città.

barca dei gatti amsterdam

Non si paga un biglietto d’ingresso ma un’offerta libera è ben accetta, detto e considerato che l’associazione non riceve nessun sussidio. La Cat Boat è visitabile ogni giorno, ad eccezione del mercoledì e della domenica, dalle ore 13:00 alle 15:00. Non ne avrete mai abbastanza dei simpaticissimi gattoni che qui abitano!

barca dei gatti amsterdam

Chiese e quartieri erotici

Dopo questa parentesi insolita siamo tornati a fare i turisti e ci siamo lanciati nel quartiere a luci rosse, forse la zona della città più famosa al mondo.

quartiere a luci rosse
Quartiere a luci rosse

Ci sarebbero milioni di cose da dire su questo quartiere. Questioni etiche e morali ma non sta certo a noi approfondire questo discorso. In questa zona non è consigliato scattare foto mentre è vietatissimo fotografare le ragazze in vetrina. Perché sì, ci sono e sono moltissime. Oltre a questi locali “intimi” tantissimi coffee shop, negozi di oggettistica sessuale e locali estremamente ambigui.

Però non pensate che il quartiere a luci rosse sia solamente questo. Oltre l’aspetto lascivo in questa zona sorge anche la chiesa più antica di Amsterdam, Oude Kerk, che tradotto significa letteralmente Vecchia Chiesa.

Eretta nel XIV secolo l’Oude Kerk è stata per secoli il ritrovo spirituale della città. Davanti l’ingresso impossibile non notare la placca dorata raffigurante una mano che palpeggia il petto di una donna. Provocazione? Chi lo sa!

Fatto sta che oggi la chiesa, oltre a essere uno splendido esempio di architettura, è diventata un vero e proprio museo. L’esposizione temporanea che al momento della nostra visita era in corso si chiamava Poem for Earthlings. Non sappiamo bene come descriverla perché non si trattava di una vera e propria mostra ma di un’esperienza sensoriale.

La chiesa infatti era completamente al buio ed a guidarci erano dei suoni sinistri che uscivano da altoparlanti nascosti. Col tempo però i nostri occhi si sono abituati all’oscurità mostrandoci piano piano i tesori della chiesa fra cui il maestoso grand’organo che siamo anche riusciti a fotografare!

oude kerk

Alla nostra uscita abbiamo trovato una forte pioggia ad attenderci sicché ci siamo rinchiusi in un pub ed abbiamo trascorso lì il resto della giornata prima di rientrare in albergo.

Si conclude così la nostra prima parte del viaggio ad Amsterdam ma vi assicuriamo che anche nei due giorni successivi ne vedremo delle belle!

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