Due passi nel borgo di Vicopisano: il paese fortificato dal Brunelleschi
Mi è capitato spesso di ammirare da lontano il borgo di Vicopisano con la sua caratteristica fortezza che sbuca fra le abitazioni dai tetti rossi. Ho sempre pensato che prima o poi lo avrei visitato e finalmente qualche domenica fa ci sono riuscito.
Il borgo di Vicopisano si trova fra le colline pisane, proprio ai piedi del Monte Pisano che qualche estate fa era salito alla cronaca per i terribili incendi che lo avevano devastato.
A causa della sua posizione questo paesino viene spesso snobbato dai giri turistici più importanti. Tuttavia se siete amanti dei borghi medievali, qui c’è tutto ciò che serve per farvi innamorare. Fa strano pensare che, invece, è stata proprio la sua posizione a decretarne lo sviluppo nel bene e nel male nei secoli passati.
Ascesa e caduta di un borgo
Fino al 1506 il borgo di Vicopisano era infatti bagnato, fra le altre, dalle acque del fiume Arno e questo lo rendeva uno snodo ideale per motivi militari e commerciali. Poi il corso del fiume venne deviato ed il resto è storia nota!
La prima nota che si nota passeggiando per Vicopisano è la gran quantità di torri. Come San Gimignano anche qui in passato le torri erano moltissime. Ad oggi ne sono rimaste solamente tredici.
Come non citare la torre delle Quattro Porte che oggi, come in passato, rappresenta uno degli ingressi al borgo. Oppure la torre dell’orologio, costruita inizialmente per scopi militari e divenuta poi torre campanaria.
Tuttavia la torre più importante è la torre del Brunelleschi che fa parte della Rocca di Vicopisano.
Un turista che si rispetti non può pensare di visitare il borgo di Vicopisano senza vivere ed ammirare la sua Rocca.
Costruita dal Brunelleschi dopo che la città venne conquistata da Firenze la Rocca di Vicopisano doveva, ed è stata, la fortezza impenetrabile che avrebbe difeso il paese da qualunque attacco.
Il periodo era quello del boom economico per Vicopisano. La rocca, di proprietà della chiesa, era dove il Vescovo di Pisa viveva godendosi lauti i pasti ed i grandi denari derivanti dal pedaggio che le navi mercantili pagavano.
Un importante lavoro di restauro
Quando Brunelleschi vi mise le mani furono necessari ingenti interventi di ristrutturazione ma il risultato fu, a detta di tutti, un capolavoro di tecnica ed ignegneria. L’obiettivo era soltanto uno: difendere la preziosissima torre di avvistamento.
Intorno alla rocca venne quindi scavato un ampio fossato consentendo così l’accesso esclusivamente tramite ponte levatoio. Il castello fu dotato di un ampio magazzino che potesse contenere ingenti quantità di merci in caso di assedio, un pozzo per l’acqua potabile ed addirittura un’officina per produrre spade ed suppellettili belliche.
All’interno della torre del Brunelleschi si possono invece visitare anche le sale che erano la residenza del castellano e delle guardie adibite alla difesa del castello. All’ultimo piano, dopo aver passato l’armeria con tanto di fedeli riproduzioni belliche, si trovano invece le camere da letto. Da qui è possibile salire un’ulteriore rampa di scale per giungere alla sommità della torre ed ammirare lo straordinario panorama delle colline pisane. Ruolo fondamentale della torre era quello di poter comunicare velocemente con la vicina Firenze in caso di necessità o pericolo.
E’ possibile visitare la Rocca di Vicopisano esclusivamente insieme ad una guida. E’ possibile acquistare il biglietto direttamente presso la biglietteria all’interno del Palazzo Pretorio al costo di 5 euro. Inoltre, con soli 2 euro in più, potrete avere l’accesso al museo di Palazzo Pretorio. Qui sono esposti, in affascinanti sale affrescate, cimeli e reperti recuperati in queste zone.
Già che siete da queste parti vi consiglio anche di fare un salto alla meravigliosa Certosa di Calci che si trova a pochissima distanza dal borgo di Vicopisano.