Parco Bum Bum Gà: ritorno alle origini

Ormai sapete che adoriamo esplorare l’Italia e la Toscana in generale andando alla ricerca delle attrazioni più insolite ed affascinanti. Negli ultimi tempi ci siamo concentrati sui, cosiddetti, parchi sculture. Quei luoghi immersi nella natura dove, per mano di artisti più o meno eclettici, sorgono spettacolari installazioni artistiche. Vi abbiamo già parlato del parco sculture del Chianti e della Selva di Sogno nel senese. Oggi invece ci spostiamo verso la provincia di Arezzo per raccontarvi del bellissimo parco Bum Bum Gà.

Siamo a Montevarchi e per arrivare al parco Bum Bum Gà occorre percorrere una stradina sterrata in mezzo ad alcune vecchie case. Non bisogna fermarsi alle apparenze ma proseguire, anche quando si pensa di aver sbagliato strada, fino a giungere alla meta. Una montagna di biciclette ed un cartello ci indicano che siamo arrivati a destinazione.

cartello ingresso parco

Parcheggiamo l’auto e ci dirigiamo verso l’ingresso del parco. Non c’è nessuno. Nessun visitatore, nessuno all’entrata, nessuna anima viva se non quella di un falegname intento a tagliare la legna con la sua motosega nei boschi adiacenti.

Entriamo comunque in quella che è una radura in salita e dove già troviamo esposte sculture bellissime. Sculture realizzate con materiali di riciclo che sembrano creare un teatro a cielo aperto. Un enorme pterodattilo in vetroresina cattura pienamente la nostra attenzione e, prima di concentrarci sulle altre opere, notiamo che il rumore della motosega era cessato e che il falegname si stava dirigendo verso di noi.

parco bum bum ga

Una lunga barba bianca ed un volto su cui si possono leggere tantissime storie di vita passata. Ci guarda come a voler dire qualcosa e noi, leggermente intimoriti ma incuriositi, ci avviciniamo. Un largo sorriso si apre allora sulla faccia del falegname che ci chiede se ci è piaciuto “il drago“.

Sempre sorridendo ci racconta di una bambina delle zone che adora venire questo parco per giocare con quella scultura che lei ha soprannominato così. Capiamo quindi di trovarci di fronte a Carmelo Librizzi, l’uomo che da anni ha ideato questo parco.

parco bum bum ga

Carmelo Librizzi: una vita nell’arte

Parliamo a lungo con lui facendoci raccontare la storia di questa idea che lui chiama ormai la sua vita. Ci racconta che ogni opera è realizzata con materiali di riciclo che variano dal vetro al legno passando per il marmo e che il suo intento è quello di ispirare nell’uomo un ritorno alla natura. Ma oltre a ciò è curioso di conoscere la nostra visione delle opere perché il bello dell’arte, afferma, è la sua pluralità. Ogni persona davanti ad un quadro, ad una canzone, ad una scultura prova sensazioni differenti. Ed ogni punto di vista è prezioso.

vecchio furgone verde

Insieme a lui proseguiamo la visita in quello che lui chiama “giardino segreto“. Qui, ancor più che nella radura, respiriamo quelli che sono i temi artistici prediletti da Carmelo.

parco bum bum ga

Ci rendiamo che, fin da piccolo, la sua vita è stata improntata all’arte. Lo capiamo dai giocattoli per bambini usati per costruire le sculture ma anche che, da sempre, la musica gioca un ruolo importante della sua esistenza.

Sono tantissime le opere legate al mondo della musica con una predilezione particolare per i Beatles. Se sarete fortunati potreste anche godere in una sua performance al sax!

coca cola capitalismo consumismo

Il parco Bum Bum Gà ci insegna ad aprire gli occhi ed abbandonare il superfluo

Indubbiamente però quello che questo umile e straordinario artista vuole trasmettere è un ritorno alle origini. Scappare dai mostri creati dal consumismo sfrenato. Quei mostri che ci rendono insaziabili di cose ma mai veramente felici.

parco bum bum ga

Le emozioni che abbiamo provato al parco Bum Bum Gà sono difficili da trascrivere in parole. Questo luogo, così sconosciuto, trasforma le proprie riflessioni in voglia di fare. In fondo l’arte è in tutto ciò che viene fatto con il cuore.

Come arrivare al parco Bum Bum Gà

Il parco Bum Bum Gà si trova a Montevarchi in provincia d’Arezzo. La via da impostare sul navigatore è:

Via Borrolungo Campagna
52025 Montevarchi

Tuttavia quando sarete quasi giunti a destinazione vi troverete ad un bivio. Il navigatore vi imporrà di andare a destra mentre voi, seguite le indicazioni presenti per il parco, svoltate a sinistra e proseguite sempre dritto. Non spaventatevi se la strada vi sembra senza sfondo, il parco sorge proprio al termine della via.