La Tuscia, territorio straordinario compreso fra Lazio, Umbria e Toscana, è uno di quei luoghi che non smette mai stupire. Il suo simbolo è, indubbiamente, il borgo di Civita di Bagnoregio. Sospeso uno uno sperone di tufo ed accessibile esclusivamente tramite un ponte pedonale.
Meno conosciuto, ma non per questo meno affascinante, è invece il borgo di Vitorchiano.
Anch’esso si trova adagiato su uno sperone di roccia vulcanica ai piedi dei monti Cimini che ricorda, per certi versi, il borgo toscano di Pitigliano. Tutt’intorno una foresta di querce e faggi donano a Vitorchiano una cornice davvero suggestiva. Un habitat perfetto anche come rifugio per varie specie animali.
Un pizzico di storia
La storia di Vitorchiano è indissolubilmente legata all’estrazione del peperino. Un tipo di roccia formatasi dalla cementificazione di materiale vulcanico. Secondo alcuni reperti la nascita di questo borgo è correlata all’età del bronzo ma solo nel 1199, grazie all’aiuto di Roma, i suoi abitanti proclamarono l’indipendenza dal potere di Viterbo. Sopra stemmi e palazzi si può ancora notare la sigla SPQR (Senatvs PopvlvsQve Romanvs). Le battaglie fra Roma e Viterbo continuarono, in realtà, per secoli ma grazie alle sue fortificazioni Vitorchiano riuscì a mantenere l’identità conquistata con grandi fatiche.
Il borgo è molto piccolo, si visita agilmente in un paio d’ore, ma è innegabile che il fascino che sprigiona lo rende una meta quasi unica nel nostro paese.
Le case si sviluppano sulle rocce e si affacciano a strapiombo sulla valle del Vezza. Le fortificazioni, lunghe ben 250 metri, e inframezzate da torri sono un’espressione del florido periodo medievale. Porta Romana, vecchia di quasi mille anni, è tuttora l’unico accesso al centro storico.
Quattro passi per Vitorchiano
In paesi come Vitorchiano è superfluo stilare una lista delle cose da vedere. Secondo noi il trucco è quello di perdersi nei suoi vicoli scoprendo ad ogni angolo uno scorcio speciale. E fidatevi che qui non si smette mai di stupirci!
Che poi di cose da vedere ce ne sarebbero moltissime. La Chiesa di Santa Maria Assunta, la Chiesa della Santissima Trinità con i suoi bellissimi affreschi oppure il Palazzo Comunale dal quale si può accedere alla Torre dell’Orologio ed ammirare il borgo dall’alto. Seguire un itinerario, però, ruberebbe gran parte della magia di questi luoghi!
Fare un salto indietro nel tempo e sentirsi magari protagonisti del film “L’armata Brancaleone” del grande Mario Monicelli che proprio qui è stato girato.
Ammirare il Moai di Vitorchiano
C’è un solo posto al mondo, fuori dall’isola di Pasqua, in cui ammirare un Moai vero e proprio e quel posto è proprio Vitorchiano.
Nel 1990 un gruppo di 11 nativi di Rapa Nui della famiglia degli Atan si recò in Italia per promuovere il restauro delle sculture dell’isola di Pasqua. Nell’occasione, grazie alla similitudine fra il peperino e la roccia vulcanica della celebre isola cilena, non fu difficile per gli 11 maori dar sfogo alla loro tecnica e realizzare l’unico Moai al mondo fuori dall’isola di Pasqua.
La statua è posta su una terrazza adibita, ahi noi, poco fuori dal paese e merita una visita anche solo per la vista spettacolare che si ha sul borgo.
Dove mangiare a Vitorchiano
Quando arrivi in un posto del genere c’è sempre l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda il cibo e la cosa migliore da fare è chiedere a chi qui abita da sempre.
A noi è stata consigliata “La Fraschetta della Mela Stregata” e mai consiglio è stato più giusto!
Si tratta di un locale in pieno centro ma molto intimo realizzato all’interno di quella che un tempo doveva essere una cantina. Da buona tradizione romana non c’è spazio per ninnoli e merletti. Qui si bada al sodo e la cucina tradizionale è buona e abbondante. I prezzi poi sono davvero ma davvero bassi.
Insomma, se vi trovaste a visitare Vitorchiano, non abbiate dubbi e fermatevi a mangiare qui. Non ve ne pentirete!
Se non vi fidate date un’occhiata anche alla loro pagina di TripAdvisor.
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