Uno spaccato della Toscana più affascinante. Quella dei borghi, quella delle tradizioni e del mangiar bene. Ci troviamo in mezzo alle colline che separano Pisa da Siena, a pochi chilometri da San Gimignano, in un borgo medievale affascinante.
Stiamo parlando di Volterra. Con le sue mura possenti e la sua storia millenaria che parte dagli etruschi ed arriva fino ai giorni nostri. Nonostante si trovi a pochi chilometri da casa nostra non avevamo mai visitato questo piccolo paesino ma, appena ottobre ci ha regalato un bel sole caldo, ne abbiamo approfittato subito per trascorrere un giorno a Volterra. E vi assicuriamo che è stato un vero peccato non averlo fatto prima!
Sebbene sia balzata agli onori della cronaca ultimamente per essere un luogo molto importante nella vampiresca saga di Twilight (anche se le scene del film sono girate a Montepulciano) questo borgo e i suoi dintorni meritano di essere visitati a prescindere. Anche perché a noi, questa saga, proprio non piace!
Un giorno a Volterra: il nostro itinerario
Dopo aver lasciato l’auto in un parcheggio posti fuori le mura entriamo in città attraverso una delle 8 porte medievali che oggi, come 1000 anni fa, consentivano l’accesso in paese.
Volterra è uno di quei borghi rimasto pressoché identico nel corso dei secoli e la sua notorietà, che non cammina di pari passo con la bellezza, consente di visitarlo senza orde di turisti a differenza di altri borghi toscani.
Piazza dei Priori: il fulcro della città
Il nostro itinerario di un giorno a Volterra non può non iniziare da Piazza dei Priori. Da sempre fulcro nevralgico della città ed autentico gioiello architettonico medievale dal quale è impossibile distogliere lo sguardo.
Dei suoi edifici sono Palazzo Pretorio con la sua torre detta del Porcellino e il Palazzo dei Priori (o Palazzo Comunale) quelli che attirano maggiormente l’attenzione.
Palazzo dei Priori è il più antico municipio della Toscana ed è stato eretto addirittura nel 1200. Immutato nel corso degli anni ad eccezione della torre dell’orologio che fu ricostruita nel XIX secolo in seguito ad un terremoto. Sulla facciata si ergono orgogliosi gli stemmi di nobili casate fiorentine.
Anche gli interni, parzialmente aperti al pubblico, sono stupefacenti. Per visitarli occorre pagare un biglietto d’ingresso pari a 5 euro oppure optare, come abbiamo fatto noi, per la Volterra Card (acquistabile in qualsiasi biglietteria). Un ticket cumulativo che consente l’ingresso anche al Museo Etrusco, Eco-museo dell’Alabastro, Teatro Romano, Museo Civico, Palazzo Viti e Acropoli Etrusca. A fine articolo maggiori dettagli e considerazioni sulla Volterra Card.
La Sala del Consiglio, dove ancora oggi si svolgono le riunioni dell’amministrazione, è riccamente decorata ed affrescata con un’opera di Iacopo di Cione Orcagna. La prima di scuola fiorentina in un edificio pubblico.
Attraverso delle ripide scale ne approfittiamo anche per salire sulla torre dell’orologio ad asservare la bellezza di Volterra dall’alto. Ci piace sempre osservare le città da diversi punti di vista!
Pinacoteca Civica ed eco-museo dell’Alabastro
Una volta scesi dalla torre ci immergiamo senza meta fra le vie di Volterra prima di visitare gratuitamente, grazie alla Volterra Card, la Pinacoteca e l’eco-museo dell’Alabastro.
La Pinacoteca espone celebri opere di arte sacre fra cui la rinomata Deposizione del Rosso Fiorentino. Tappa imperdibile per tutti gli appassionati.
Discorso diverso per l’eco-museo dell’Alabastro. Questa preziosa pietra viene estratta e lavorata da queste parti sin dai tempi degli etruschi, si parla quindi almeno di 3000 anni fa. Il museo ripercorre questi 3000 anni di storia attraverso opere sorprendenti ed una meravigliosa ricostruzione di una bottega d’alabastro d’un tempo. Questo lo consigliamo a tutti, appassionati d’arte o meno!
Tracce romane…
Il nostro itinerario di un giorno a Volterra prosegue poi con la visita al teatro Romano. Situato a ridosso della porta Fiorentina e a due passi dall’eco-museo dell’Alabastro il teatro Romano è un’attrazione affascinante quanto inaspettata. La zona dove sorge era chiamata Vallebuona per via della cospicua presenza di acqua e, sebbene non vi siano tracce etrusche, fu vista come luogo ideali dai romani per un importante sviluppo edilizio.
Il teatro, in parte distrutto ma estremamente bello, venne erato nei primi secoli d.C. salvo, dopo la cessazione della sua attività, essere incorporato ad un più ampio sistema di terme delle quali oggi rimangono solo i perimetri e i pavimenti. Il teatro ospita ancora concerti e spettacoli dal vivo!
Ci rimettiamo in cammino vagando senza meta per Volterra, riempiendoci gli occhi di ogni suo scorcio, fino ad arrivare in un’altra piazza estremamente affascinante: Piazza San Giovanni (o del Duomo).
Su questa piccola piazza si affacciano il Battistero di San Giovanni e la bellissima Cattedrale di Santa Maria Assunta con il suo elaborato soffitto e le opere di rinomati artisti come Andrea della Robbia e Mino da Fiesole.
… ed etrusche!
Se, andando indietro nel tempo, siamo arrivati fino ai romani continuiamo il nostro tour di un giorno a Volterra tuffandoci ancora più in giù per scoprire le origini di questa città. Volti a sfruttare al massimo la nostra Volterra Card visitiamo prima il Museo etrusco Guarnacci con i suoi 3 piani pieni di affascinanti reperti etruschi come le spettacolari urne funerarie in alabastro e poi ci dirigiamo verso l’acropoli etrusca.
Occorre camminare qualche minuto per raggiungerla. L’acropoli si trova all’interno del Parco Fermini all’ombra dell’imponente Fortezza Medicea. Quest’ultima non visitabile perché adibita a istituto di detenzione.
L’acropoli, piuttosto piccola, è quel che resta di alcuni edifici costruiti a scopo religioso. Se, questa visita, è consigliata agli appassionati da non perdere, invece, la discesa alla cisterna romana.
Un vero e proprio gioiello sotterraneo giunto pressoché intatto ai giorni nostri e dimostrazioni della grandissima preparazione idraulica del passato.
Il nostro itinerario è giunto al termine ma non la nostra esperienza a Volterra. Totalmente inconsapevoli del fatto abbiamo scoperto che sarebbe andato in scena il celebre Palio dei Caci. Un evento a metà strada fra la rievocazione storica e la golardia che vede le contrade di Volterra sfidarsi in una corsa all’ultimo cacio. Vince chi arriva per primo alla fine del percorso facendo rotolare una forma di formaggio utilizzando solamente una paletta. Il vincitore porta a casa il formaggio!
Dove mangiare
Se avete la fortuna di capitare, come è successo a noi, durante la rassegna Volterragusto avrete modo di assaggiare salumi e formaggi tipici della zona. Una delle eccellenze del territorio è anche il tartufo e noi non potevamo assolutamente non mangiarlo dato che eravamo qui. Ma dove andare senza farsi spennare?
La risposta è: la Boutique del Tartufo. Un piccolo negozietto situato lungo via Matteotti a gestione familiare. I tartufi vengono cercati personalmente dai proprietari del locale insieme ai loro fidati cani da tartufi ed i prodotti sono sempre freschi.
Noi abbiamo optato per due bicchieri di vino rosso volterrano consigliatoci da loro e due panini di cui ripieno con fonduta di formaggio, funghi porcini freschi a lamelle e tartufo nero. Amici, il panino più buono che avessimo mai mangiato!
Quindi se siete a Volterra e volete mangiare qualcosa di buono senza svenarvi questo posto è consigliatissimo!
Dintorni di Volterra: le opere di Mauro Staccioli
La nostra visita a Volterra non finisce però qui. Avendo ancora qualche momento di luce siamo andati alla scoperta delle opere di Mauro Staccioli.
Lui, artista e volterrano doc, ha costellato le colline intorno Volterra di opere minimali e mastodontiche. Un museo aperto dal fortissimo impatto visivo che non turba il territorio ma che, semmai, ne è un valore aggiunto!
Le opere sono una ventina e sono l’ideale per un itinerario alternativo fra le colline toscane. La più celebre è l’anello di San Martino, posto proprio poco fuori Volterra, di forma rotonda quasi a voler fungere da cornice allo splendido paesaggio.
Se questo non vi basta potete prendere la vostra auto ed arrivare fino a Lajatico al Teatro del Silenzio. Di questo ve ne abbiamo già parlato in questo articolo. Buon viaggio!
Volterra Card: sì o no?
La Volterra Card secondo noi è uno strumento essenziale per chi vuole visitare la città in tutte le sue sfaccettature. Ha una validità di ben 3 giorni e consente l’ingresso praticamente a tutte le attrazioni di Volterra. Vediamo quali sono nel dettaglio con tanto di prezzo “normale”:
- Palazzo dei Priori – Ingresso: 5 euro Ridotto: 3 euro
- Museo etrusco Guarnacci – Ingresso: 8 euro Ridotto: 6 euro
- Acropoli etrusca – Ingresso: 5 euro Ridotto: 3 euro
- Teatro romano – Ingresso: 5 euro Ridotto: 3 euro
- Pinacoteca e museo civico – Ingresso: 8 euro Ridotto: 6 euro
- Eco-museo dell’alabastro – Ingresso: 8 euro Ridotto: 6 euro
L’ingresso totale a tutte le attrazioni prese singolarmente sarebbe pari a 39 euro mentre con la Volterra Card potete visitarle tutte con soli 16 euro.
Inoltre sono presenti varie agevolazioni. Infatti se siete soci Coop, soci FAI, over 60 o ragazzi fra i 6 e i 12 anni avrete ulteriori 3 euro di sconto. Per le famiglie composte da 2 adulti e fino a 3 ragazzi fino a 18 anni è possibile acquistare il biglietto cumulativo al costo di 24 euro totali. Un bel risparmio, non c’è che dire!
Volterra è una città bellissima da visitare anche senza impegno. Perdendosi fra le sue sassose viuzze è impossibile non innamorarsi dei suoi scorci. Sta a voi decidere se visitare solo alcune fra le attrazioni, non visitarle affatto o se acquistare la Volterra Card.
Scritto da: