Segreti e misteri del Parco dei Mostri di Bomarzo

Uno dei luoghi più misteriosi e bizzarri che mi sia capitato di vedere si trova in provincia di Viterbo. Siamo nel cuore della Tuscia a pochi chilometri dalla città che muore e dall’unico Moai al mondo che si può trovare fuori dall’Isola di Pasqua. Sto parlando del Parco dei Mostri di Bomarzo o meglio conosciuto come Sacro Bosco.

parco mostri bomarzo

Un regalo d’amore

Era la metà del XVI secolo quando questo enorme giardino brullo e pieno di rocce passò in mano al principe Pier Francesco Orsini oppure detto Vicino Orsini. Si narra che per fare un regalo alla moglie Giulia Farnese il nostro principe decise di trasformare le gigantesche rocce che giacevano nel parco in figure ispirati a miti, leggende e personaggi della letteratura. Queste sculture avrebbero dovuto nascondere un significato simbolico che trascendesse la realtà e servisse per comunicare con un mondo superiore attraverso criptici messaggi.

bomarzo

Nella mente dell’Orsini, che si dice abbia disegnato personalmente le sculture, soltanto gli eletti sarebbero stati in grado di decifrare quella che agli occhi di tutti sarebbe apparsa come una semplice bizzarria.

Per realizzare il Parco dei Mostri di Bomarzo non fu scelto il primo artista che passava di lì ma tal Pirro Ligorio, uno dei migliori allievi di Michelangelo.

Il risutato fu semplicemente straordinario. La presenza di un parco con gigantesche sculture rappresentanti divinità, mostri e esseri mitologici era ciò che contraddistingueva il Parco dei Mostri di Bomarzo rispetto a tutti i giardini all’italiana dell’epoca.

sfinge bomarzo

“Tu ch’entri qua pon mente parte a parte e dimmi poi se tante maraviglie sien fatte per inganno o pur per arte”

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“Chi con cigli inarcate et labbra strette non va per questo loco manco ammira le famose del mondo moli sette”

Con queste enigmatiche frasi recitate da due sfingi ha inizio la visita al Parco dei Mostri di Bomarzo. Un viaggio, più che una visita, da affrontare con occhi e cuori aperti.

Un itinerario iniziatico

Ogni scultura che si incontra rappresenta la tappa di un percorso volto all’elevazione dell’anima. Un’anima lacerata come le ossa del malcapitato Caco sotto le possenti braccia di Ercole.

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Una tartaruga cavalcata da una statua raffigurante Nike, la dea greca della vittoria, ci indica la strada giusta per trovare Pegaso, il cavallo alato, che illuminato dal sole sembra voler raggiungere immediatamente l’olimpo.

pegaso bomarzo

Sono talmente estasiato dalla bellezza del luogo che finisco per non seguire più la cartina data all’ingresso e lascio che sia l’ispirazione a condurre i miei passi. Le statue che incontro per la via sono una più affascinante dell’altra.

Menzione a parte per la Casa Pendente, un edificio inclinato volutamente dall’Orsini, verso sinistra e che in passato era stata progettata per essere l’ingresso del parco. Salendo i suoi scalini l’equilibro viene messo a dura prova a causa della pendenza della casa, ma che emozione!

Per ultimo lascio quello che forse è il simbolo del Sacro Bosco di Bomarzo: la caverna dell’Orco.

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Impossibile non rimanerne affascinati, e anche un po’ intimoriti, da questa scultura che con le sue fauci aperte sembra voler cibarsi di chiunque passi da quelle parti.

Il fatto che il suo interno ospiti un tavolo e una panca mi fa pensare, ma non ne sono certo, che questo era un rifugio in cui l’Orsini soleva nascondersi quando voleva staccare la spina dalla quotidianità.

Il tour si conclude qui e, ahime, non sono l’eletto che l’Orsini si aspettava visitasse il parco. Sono ancora tanti i misteri e i fili invisibili da decifrare e, nell’attesa che il “prescelto” svolga il suo dovere, noi ci godiamo questa meraviglia tutta italiana e unica nel mondo.

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Parco dei Mostri di Bomarzo: orari e tariffe

Il Sacro Bosco di Bomarzo è aperto tutti i giorni con orario continuato dalle 8:30 fino alle 19:00.

Il biglietto d’ingresso individuale è di 13 euro mentre ridotto a 8 per ragazzi fino ai 13 anni. Per maggiori informazioni su sconti ed ingressi per gruppi vi consiglio di dare un’occhiata al sito ufficiale.