In occasione della trentesima edizione dell’iniziativa Cantine Aperte lo scorso 29 maggio ho organizzato una visita alla Tenuta di Artimino.
Per chi non lo sapesse Cantine Aperte è una bellissima iniziativa promossa da Movimento Turismo del Vino. Ogni anno oltre 600 fra cantine, aziende vinicole e agricole aprono le porte per far conoscere i loro prodotti e come essi vengono realizzati.
Qualche anno fa optai per la visita alle Cantine Antinori nel Chianti mentre questa volta sono rimasto nella provincia di Prato per andare a esplorare le zone del Carmignano DOCG.
Visita alla Tenuta di Artimino in occasione dell’evento Cantine Aperte
La Tenuta di Artimino si trova nel cuore della campagna toscana a pochi chilometri da Firenze. La zona di Artimino e di Carmignano può vantare una tradizione vinicola quasi millenaria. La sua storia enologica ha inizio già con gli etruschi passando per i Medici fino a giungere ai giorni nostri.
Fu proprio Caterina de’ Medici nel XVII ad affiancare al Sangiovese il vitigno Cabernet Sauvignon su queste colline. Inoltre Cosimo III nel 1716 emise un “editto disciplinare“, il più antico del mondo, in cui si celebravano i migliori vini dell’epoca fra cui, appunto, il Carmignano.
Sono 80 gli ettari degli oltri 700 di proprietà ad essere destinati ad uso vinicolo. Territorio in cui inoltre sorge “La Ferdinanda“, straordinaria villa Medicea che dal 2013 è stata dichiarata patrimonio dell’umanità UNESCO. A pochi passi il borgo medievale di Artimino, vera e propria chicca molto amata dai tedeschi.
Per questa visita alla Tenuta di Artimino non mi sono limitato alla visita delle cantine ma ho preso parte ad un affascinante Jeep Tour dei vigneti. A bordo di un 4×4 il percorso si snoda lungo le bellissime colline del Carmignano fra vigneti e uliveti lungo le vecchie rovine del Barco Reale: il muro che delimitava la zona di caccia dei Medici e che oggi da il nome a uno dei vini più apprezzati della zona.
Finito il giro di quasi un’ora torno alla Tenuta per la visita delle cantine. In gruppo e guidati da un bravissimo enologo mi trovo nel cuore pulsante dell’azienda laddove la magia ha inizio. Rimango affascinato dalle macchine agricole, ho un debole per quelle, e dal loro funzionamento prima di passare alle botti dove avviene il processo di svinatura, fermentazione ed eventuale invecchiamento. Un lavoro molto semplice a parole ma che richiede la massima attenzione in ogni piccolo passaggio.
Tutto questo ascoltare di vino mi aveva messo una grande sete ed ecco finalmente il momento della degustazione. Per questa occasione sono stati proposti ai partecipanti ben 4 tipologie diverse di vini:
- Barco Reale di Carmignano DOC
- Chianti Montalbano DOCG
- Vin Ruspo
- Artumes – Blend di Trebbiano
Ovviamento per un reseconto completo della visita alla Tenuta di Artimino ho degustato e apprezzato tutti i vini proposti. Personalmente, devo ammetterlo, il Barco Reale è davvero qualcosa di superlativo.
Quella che ho vissuto io in questa bella giornata è solo una piccola parte delle moltissime attività proposte dalla Tenuta di Carmignano volte a valorizzare i propri prodotti ma anche un territorio meraviglioso e poco conosciuto. Per saperne di più vi consiglio di dare un’occhiata al sito ufficiale e scegliere l’esperienza che più fa per voi!