Sono davvero pochissimi i viaggiatori che non inseriscono la foresta di Bambù nel loro itinerario di viaggio a Kyoto. L’errore più grande che si possa fare, però, è limitare l’escursione ad Arashiyama alla sola foresta perché questa città ha davvero delle chicche notevoli da scoprire. Oltre alla città stessa che, secondo noi è una delle più affascinanti del Giappone, non si può non mettere in conto una visita all’Otagi Nenbutsu-Ji conosciuto anche come il tempio delle mille facce.
Nascosto fra le colline di Arashiyama l’Otagi Nenbutsu-Ji si raggiunge con una camminata di circa mezz’ora dalla foresta di bambù oppure tramite bus che si ferma proprio davanti al tempio. Più avanti nell’articolo vi spiegheremo dettagliatamente come arrivarci.
Una perla non citata nelle guide ufficiali
Questo tempio, chiamato delle mille facce, è uno dei più bizzarri ed affascinanti di tutto il Sol Levante. Inoltre non viene citato quasi in nessuna guida il che lo rende una vera e propria perla fuori dai giri più turistici.
Le sue origini risalgono addirittura al 770 quando, per volere dell’imperatrice Shotoku, venne eretto ma in una zona diversa delle città. Prima una violenta inondazione poi altri cataclismi portarono al suo trasferimento e, dopo molti anni, fu scelta l’attuale zona come sede. Lasciato per secoli in stato di degrado soltanto nel 1955, grazie all’intervento dello scultore Kocho Nishimura, il tempio venne ristrutturato e riportato all’antico splendore. L’idea dello scultore era quella di consentire agli abitanti ed ai visitatori di scolpire personalmente le statue che avrebbero adornato l’Otagi Nenbutsu-Ji.
Il tempio più “kawaii” di tutto il Giappone
Per un decennio, dal 1981 al 1991, i lavori andarono avanti senza sosta ed il risultato fu una distesa di statue, se ne contano circa 1200, ognuna diversa dalle altre. Per questo motivo viene conosciuto come tempio delle mille facce. Agli “scultori” fu data carta bianca ed il risultato è stato davvero stupefacente. Statue in preghiera, statue in atteggiamenti buffi, statue a testa in giù, insomma, ce ne sono per tutti i gusti.
Le statue sono conosciute con il nome “Rakan” che sta ad indicare i discepoli del Buddha storico. Nonostante il fatto che siano piuttosto recenti il muschio ha già iniziato ad avanzare su di esse facendo apparire il tutto ancora più suggestivo. E’ davvero divertente ammirare tutte le espressioni delle statue e, fatto ancora più sorprendente, ci sono così pochi turisti che il tempio sembrerà essere solo per voi con tutta la sua misticità e tranquillità. Per esempio, quando ci siamo stati noi, eravamo gli unici visitatori del sito. Un’esperienza davvero indimenticabile!
Nonostante l’aria allegra e spensierata regalata da queste statue il tempio è considerato molto importante. L’ingresso è protetto da due guardiani Nio e, nel cuore del tempio, si trova una struttura contenente la statua della dea Kannon.
Visitare il tempio dalle mille facce: come arrivare
Se siete a Kyoto la prima cosa da fare se volete visitare il tempio dalle mille facce è di arrivare ad Arashiyama. Farlo è semplicissimo!
Vi basterà recarvi in stazione e prendere il treno della Sagano Line fino a Saga-Arashiyama. Il costo del biglietto è di 240 yen (gratis per i possessori di Japan Rail Pass) per quindici minuti di viaggio.
Una volta arrivati ad Arashiyama per arrivare all’Otagi Nenbutsu-Ji, a meno che non vogliate camminare per una mezz’ora, potete prendere il bus 94 oppure 62 che in pochi minuti vi porterà direttamente davanti al complesso.
Il tempio è aperto tutto l’anno dalle ore 8:00 alle 17:00 ed ha un costo di entrata di 300 yen (circa 2 euro).
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