Quella che vado a raccontarvi oggi è stata una delle prime esplorazioni urbane mai fatte. Un luogo, che insieme alla Chiesa Blu, mi ha letteralmente fatto innamorare dell’arte dell’Urbex. Sebbene l’ubicazione di questo Ex Preventorio Partigiano sia tutt’altro che segreta ci limiteremo a dire che si trova in Nord Italia. Purtroppo, tolte alcune stanze, la struttura si presenta in uno stato di degrado molto avanzato e non è consigliabile a tutti di avventurarsi nei suoi locali.
Ex Preventorio Partigiano: un po’ di storia
Anche se adesso la struttura viene chiamata con il nome di Ex Preventorio Partigiano inizialmente nacque come luogo di cura per bambini malati di tubercolosi. Era la fine del 1800 e da allora la struttura ha rivestito, prima di cadere in malora negli anni ’70, diverse funzioni.
Molto importante fu il ruolo svolto durante la seconda guerra mondiale quando l’ospedale divenne sia un rifugio per i partigiani e la popolazione ferita dalla guerra sia perché fulcro di una fitta rete di medicina clandestina. Ancora oggi i medici che operarono in questo ambiente vengono ricordati come eroi che con le loro conoscenze contribuirono a liberare l’Italia dall’oppressione Nazifascista a rischio della propria vita.
A dimostrazione di quanto detto nel gennaio 2017 è stata eretta una lapide volta a ricordare tutti quei medici, studenti di medicina ed infermieri che negli anni della guerra operarono in questo ospedale.
Dopo la fine della guerra l’Ex Preventorio Partigiano torno a svolgere mansioni di cura per altri 30 anni prima di essere abbandonato a se stesso.
Ex Preventorio Partigiano: oggi
Come detto l’Ex Preventorio Partigiano oggi versa in uno stato estremamente fatiscente. Il piano terra è praticamente sommerso dai detriti e i lunghi corridoi dove un tempo venivano curati i malati oggi ricordano i set dei peggiori film horror. Salendo le scale però si accede ad un’area leggermente più conservata. Da segnalare la piccola cappella con sacrestia immortalata da tutti i fotografi Urbex che passano da queste parti.
Un grazie particolare al nostro amico Filippo di Ishan Photo che ci ha concesso gentilmente due bellissimi scatti del suo repertorio:
Per altri scatti di Ishan Photo vi consigliamo di dare un’occhiata ai suoi canali:
Scritto da: