Il Cimitero degli Inglesi a Firenze: morte, arte e simbolismo nel cuore del capoluogo toscano.
Il Cimitero degli Inglesi è stato eretto a Firenze nel 1828. Venne finanziato dalla Chiesa Evangelica Riformata Svizzera per permettere la sepoltura ai protestanti, ortodossi e russi. Prima di allora infatti i non cattolici potevano solamente essere sepolti dell’Antico Cimitero degli Inglesi di Livorno.
Il suo nome originale sarebbe “Cimitero Protestante di Porta a’ Pinti“, dovuto alla posizione in cui sorse vicino alla porta omonima proprio fuori dall’antica cerchia muraria. Qualche anno dopo, con la designazione di Firenze Capitale, la cinta muraria venne abbattuta. Il cimitero divenne un’isola in mezzo ai celeberrimi viali di circonvallazione nella rotonda che prende il nome di Piazzale Donatello. Se capitate a Firenze in auto probabilmente passerete davanti a questo cimitero senza accorgervene!
Il nome Cimitero degli Inglesi è stato scelto ufficiosamente per la presenza di un gran numero di sepolture anglosassoni.
Luogo di ispirazione per artisti e fantasmi
La struttura del Cimitero degli Inglesi di Firenze non segue i classici canoni dei cimiteri cattolici. Più che seguire un ordine preciso le tombe vengono poste in modo da rispettare canoni romantico-paesaggistici.
Ad oggi le tombe presenti sono oltre 1400 fra le quali spiccano i nomi della scrittrice Elisabeth Barrett Browning, di Giovan Pietro Vieusseux, del filosofo Sismondi e di altre personalità importanti. Un luogo che custodisce la memoria “di un piccolo popolo e di un Ottocento cosmopolita e non conformista” che ha onorato la città di Firenze. Leggenda vuole che, al tramonto, sia possibile osservare il fantasma di Lord Byron che cammina malinconico e pensieroso fra le tombe. Non ho ben capito il motivo di questa leggenda dato che il grandissimo artista inglese non è assolutamente sepolto qui!
In ogni caso non ho dubbi che il letterato apprezzerebbe moltissimo questo luogo. Chissà se le artistiche tombe che vi si trovano non avrebbero potuto ispirare qualche sua opera. Ispirazione che invece, sappiamo per certo, aveva indotto il pittore svizzero Arnold Boecklin a dipingere il capolavoro del simbolismo “L’isola dei morti“. La figlia dell’artista era stata infatti sepolta qui anche se, oggi, la sua tomba non è più riconoscibile.
Il Cimitero degli Inglesi di Firenze è sicuramente una meta insolita per chi si trova a visitare il capoluogo toscano. Per grandezza e bellezza non si può paragonare, ad esempio, al Cimitero Monumentale di Milano ma se avete un’oretta da spendere il consiglio è quello di dargli una possibilità.
L’ingresso al cimitero è gratuito ma gli orari di apertura sono un po’ balordi. Sabato e domenica chiuso. Il lunedì dalle 9 a mezzogiorno mentre nel resto della settimana dalle 15 alle 18.