Prima di parlarvi di Alberobello devo farvi una premessa. Come sapete abito in Toscana e quando ero più piccolo, nei giorni di calura insostenibile, insieme ai miei genitori prendevamo la macchina ed andavamo a cercare il fresco fra le montagne pistoiesi. Ogni volta, poco dopo passata la zona de Le Piagge, restavo affascinato da un’abitazione costruita in pietra, dalla pianta circolare e dal tetto a punta. “Quello è un trullo” – diceva mia madre facendomi sognare – “e devi sapere Matteo che in Puglia c’è un paese in cui non esistono case ma solo abitazioni come quella“.
Potete immaginare quindi con quanta emozione mi sono trovato, circa 20 anni dopo, a camminare per le strade di questo paese, dichiarato patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1996.
Sebbene Alberobello sia una delle mete preferite da chi decide di fare un viaggio in Puglia non potevo certo prevedere una distesa di cupole bianche e grigie come quella che mi trovavo di fronte. Per un attimo mi sono sentito quasi spaesato, sembrava di essere nel mondo degli gnomi e più che una città di sembrava di essere in un parco giochi.
Una volta che ho iniziato a percorrere le tortuose stradine però ho capito che la magia che prima mi aveva rapito gli occhi adesso potevo respirarla nell’aria.
Simboli esoterici sui tetti dei trulli?
Una cosa che ha catturato la mia attenzione era il fatto che moltissimi trulli avessero sui loro tetti alcuni strani simboli che ho subito ricondotto ad un qualcosa di esoterico. Non ci sono andato molto lontano. Chiacchierando infatti con alcuni venditori di Alberobello ho scoperto che i simboli sui tetti sono sia di origine pagana che cristiana e servivano soprattutto per scacciare il malocchio e per invocare grazie divine. Per scovare il significato di tutti non basterebbe un anno. Ogni famiglia aveva i propri ed adesso, nonostante molti siano scomparsi, se ne contano ancora più di 200.
Ammirare Alberobello dall’alto
La vita ad Alberobello scorre lenta. Nonostante il flusso di turisti sia incessante non è difficile trovare un angolo appartato per scattare bellissime foto. Il centro storico si divide in due rioni: Aia Piccola e Monti.
Mentre il primo è destinato soprattutto ad un uso residenziale l’altro ospita ristoranti tipici, negozi di souvenir e ogni genere di laboratorio artigianale. Molti di questi negozietti consentono di usufruire gratuitamente dei loro terrazzi per ammirare Alberobello dall’alto. Non è obbligatorio ma sicuramente un acquisto o una piccola mancia potrebbero regalarvi un sorriso in più. La vista poi, ripaga qualunque prezzo!
I trulli più famosi sono la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, celebre per essere una delle poche strutture religiose inserite in un trullo ed il Trullo Sovrano, uno dei più antichi costruiti su più piani. Meritano una menzione anche i trulli siamesi, che come potete capire si tratta altro che di due trulli attaccati insieme, e la Casa dell’Amore.
Si narra che qui vi abitassero due fratelli innamorati della stessa ragazza. Quando lei scelse il fratello minore, il più grande decise di buttarli entrambi fuori di casa. Il piccolo non si diede per vinto e, avvalendosi del diritto d’eredità, divise il trullo in due costruendo un ingresso indipendente sul retro.
Ma perché i trulli?
Una domanda che sono sicuro che in molti si siano chiesti è perché gli abitanti di Alberobello ed in generale di tutta la zona della Murgia dei Trulli in provincia di Bari hanno voluto costruire questo genere di abitazioni invece che normali case?
La risposta che possiamo dare è che i trulli primitivi, e parliamo del 1700, vennero costruiti utilizzando le pietre raccolte sul posto che, grazie alla particolare stratificazione del terreno, erano ideali per una muratura a secco. Inizialmente usati come ricovero per animali o attrezzature, solo successivamente sono stati adibiti ad abitazioni vere e proprie.
Grazie allo spessore della muratura e alla quasi totale assenza di aperture esterne il trullo gode di una notevole inerzia termica. Questo fa sì che li mantenga freschi nelle giornate più afose e non lasci uscire il calore durante i freddi inverni.
Dormire in un trullo ad Alberobello
Per chi volesse togliersi lo sfizio di dormire in un trullo ad Alberobello sono molte le opzioni disponibili. Ve ne segnaliamo tre in pieno centro storico:
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