Treviso ha onere ed onore di portare sulle spalle due soprannomi ingombranti: “giardino di Venezia” e “città d’acque e d’arte”. Se il primo, a nostro dire, è una minuzia per questa splendida città, il secondo è quello che decisamente più le si addice. Lo scrosciare dei buranelli, lo zampillio dei mulini, gli edifici storici e le viuzze tipicamente medievali, rendono questa città estatica; difatti, Treviso è stata una piacevole scoperta nel nostro tour nella marca trevigiana.
“Il metodo migliore per visitare il centro storico è di farlo a piedi.
La non eccessiva grandezza permette di visitare la città in mezza giornata.”
Let’s Go! Partiamo da quello che è il fulcro politico e culturale di Treviso: Piazza dei Signori.
Svetta, con la sua Torre Civica alta 48 metri, Palazzo del Podestà, sede della Prefettura,
e Palazzo delle Ragione, meglio conosciuto con il nome Palazzo dei Trecento, dal numero di membri che presiedevano le assemblee comunali che qui si tenevano. Oggi i loro archi affrescati ospitano negozi e bar, punto di ritrovo per trevigiani e non.
Proprio camminando sotto questi portici troviamo quello che è divenuto ormai un simbolo della città: la Fontana delle Tette. Come avrete già capito dal nome la fontana rappresenta una prosperosa signora dai cui seni sgorga acqua potabile. Ai tempi della “Serenissima” la fontana era solita spillare vino bianco e rosso in occasione di particolari festeggiamenti.
Percorriamo Calmaggiore fino ad arrivare ai cupoloni ed al, basso ma tozzo, campanile del Duomo. Sorto sulle rovine di un tempio paleocristiano, oggi ospita opere d’arte notevoli fra le quali l’Annunciazione di Tiziano. Torniamo sui nostri passi verso Piazza dei Signori e imbocchiamo il vicolo dei Buranelli ed è qui Treviso sprigiona tutta il suo fascino.
Sopra i pontili che consentono di attraversare il Cagnan, una delle tante diramazioni del fiume Sile, la città sembra trasformarsi in un oasi galleggiante di rara bellezza. Con i mulini antichi ancora in funzione e gli edifici storici che si rispecchiano nelle acque, ogni scorcio ai nostri occhi appare estremamente suggestivo e romantico.
A pochi passi sorge l’isola della Peschiera, qui si svolge il mercato del pesce, ed è la rappresentazione più nitida dell’intreccio fra Treviso e le sue acque. All’ombra di salici piangenti potrete fare amicizia con germani, paperelle e splendidi cigni… Incredibile come un luogo del genere possa trovarsi in pieno centro.
Il sole comincia a tramontare e dopo aver girovagato per un po’ senza meta fra le vie giungiamo a Ponte San Francesco. A nostro dire uno dei punti più caratteristici e fotogenici di tutta la città.
Superiamo l’omonima chiesa e ci concediamo una passeggiata lungo le mura cittadine fino a giungere a Porta San Tomaso. Fra le tre porte che dalle mura consentono l’ingresso in città questa è sicuramente la più maestosa. Eretta nel XVI, l’ingresso della porta è sovrastato dal leone di San Marco e le altre arcate sono decorate con stemmi e araldi delle famiglie più importanti della Repubblica di Venezia.
Ormai è buio e costeggiando le mura decidiamo di tornare ai nostri alloggi. Treviso è una città che ci ha letteralmente fatto innamorare. La vita sembra scorrere lenta come l’acqua dei suoi mulini ed ad ogni angolo si respira arte a pieni polmoni. “Questa è decisamente una delle città più belle che abbiamo mai visitato“.
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