Ormai ho perso il conto delle volte che sono stato nella Tuscia. Eppure ogni volta che torno in questo lembo di terra fra Toscana, Umbria e Lazio trovo qualcosa di nuovo che mi lascia a bocca aperta. Il Palazzo Farnese di Caprarola non ha fatto altro che avvalorare maggiormente la mia tesi.
Chi mi segue da tempo sa quanto ami visitare gli edifici nobiliari ma non ho dubbi ad ammettere che il Palazzo Farnese di Caprarola sia uno dei più belli mai visti.
Alla scoperta del Palazzo Farnese di Caprarola: un autentico gioiello nel cuore della Tuscia Viterbese
Siamo nel borgo di Caprarola in provincia di Viterbo, a pochi chilometri dal Sacro Bosco di Bomarzo, immersi in uno scenario paesaggistico davvero suggestivo. L’edificio si trova proprio sulla collina che domina il paese ed è impossibile non restarne al tempo stesso affascinati e forse anche leggermente intimoriti.
E’ l’unico edificio al mondo, dopo il Pentagono di Washington, ad avere una forma perfettamente pentagonale. A differenza del cugino d’oltreoceano il Palazzo Farnese di Caprarola è uno degli esempi di architettura tardo rinascimentale più belli al mondo.
Prima fortezza poi residenza nobiliare
I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1530 quando ad Antonio da Sangallo venne commissionata una struttura difensiva che lui progettò a base pentagonale. I lavori, però, furono interrotti pochi anni dopo a causa della morte dell’architetto e ripresi solamente nel 1559 quando il Cardinale Alessandro Farnese il Giovane affidò i lavori all’architetto Jacopo Barozzi, meglio conosciuto come il Vignola.
Venuto meno lo scopo difensivo l’architetto emiliano diede fondo a tutta la sua genialità realizzando una dimora signorile destinata ad entrare nella storia. Mantenendo la base pentagonale il Vignola sostituì i bastioni con terrazze panoramiche e creò un cortile interno su due piani. Fece inoltre tagliare la collina in modo che l’edificio fosse visibile da tutto il paese ma sempre integrato armoniosamente con il territorio. Il piccolo paese agricolo di Caprarola divenne così una meta frequentatissima dall’alta nobiltà dell’epoca.
Se per gli esterni fu svolto un lavoro esemplare non da meno lo è stato per gli interni. Gli ambienti furono suddivisi secondo uno schema decisamente moderno per l’epoca. La zona estiva si trovava a nord-est dove non picchiava il sole mentre quella invernale a sud-ovest. In un sol colpo si era risolto il problema del riscaldamento e del condizionatore.
Inoltre per gli affreschi furono arruolati alcuni fra i migliori artisti dell’epoca fra cui Taddeo Zuccari e suo fratello, Jacopo Zanguidi e Giovanni de’ Vecchi. Il risultato fu un opulenza di dipinti che però non stanca mai.
Una serie di affreschi da lasciare a bocca aperta
Il piano nobile, al primo piano, era raggiungibile dalla così detta Scala Regia. Un capolavoro artistico che da sola, a mio parere, vale il prezzo del biglietto. Sotto un soffitto affrescato dal Tempesta si snoda questa scala a chiocciola composta da 30 colonne in peperino. Leggenda vuole che il Cardinale Farnese fosse solito percorrerla addirittura a cavallo per raggiungere le sue stanze.
Stanze che lasciano a bocca aperta per la loro bellezza. Si passa dalla Camera dell’Aurora fino alla Sala d’Ercole che prende il nome dai dipinti che la affrescano. Tuttavia è la sala del Mappamondo che è davvero una chicca.
Immaginatevi un salone enorme sulle cui 4 pareti è raffigurato il mondo come conosciuto allora. Sarei stato ore ad ammirare questi dipinti.
Orti Farnesiani: il polmone verde del Palazzo Farnese di Caprarola
Una volta terminate le stanze la visita al Palazzo Farnese di Caprarola prosegue all’esterno dove si trovano gli Orti Farnesiani. Non si tratta di un semplice giardino ma di una vera e propria opera d’arte fatta costruire da Alessandro Farnese nel 1565 ma terminati quasi un secolo dopo e ben 41 anni dopo la morte del Cardinale.
Gli Orti Farnesiani sono una sorpresa che colpisce passo dopo passo. Sembrano infatti quasi celarsi alla vista salvo poi mostrarsi all’improvviso in tutto il loro spendere. E quindi statue , labirinti, un ninfeo, satiri dalle fattezze demoniache e fontane dagli affascinanti giochi d’acqua.
Descrivervi la bellezza che i miei occhi hanno ammirato è davvero difficile. Per questo vi consiglio assolutamente di organizzare un viaggio nella Tuscia e di non perdervi assolutamente il Palazzo Farnese di Caprarola!
Informazioni utili per la visita
Il Palazzo Farnese di Caprarola è aperto tutti i giorni dalle ore 8:30 alle ore 19:30 (ultimo ingresso ore 18:45) ad eccezione del lunedì, 25 dicembre e 1° gennaio. Sono previste aperture speciali, come ad esempio il lunedì di Pasquetta, ma per questo vi consiglio di tenere sempre d’occhio il sito ufficiale.
Il prezzo d’ingresso è pari a 5 euro (2 euro per i ragazzi da 18 ai 25 anni) ma gratis la prima domenica di ogni mese!