Immaginiamo per un attimo di essere un pellegrino che, centinaia di anni fa, percorreva la via Francigena in Toscana. Dopo esserci lasciati Firenze alle spalle in direzione Siena tutto ad un tratto all’orizzonte spunta, sopra una collina, un’imponente castello medievale. Ecco, oggi come allora, l’emozione di trovarsi davanti a Monteriggioni, il borgo delle 14 torri, è un’emozione indescrivibile!
Monteriggioni è un borgo in cui il tempo sembra essersi fermato a 500 anni fa.
Era il 1213 quando i Senesi si accorsero di aver bisogno di una fortificazione in un punto strategico che gli servisse per controllare le vallate circostanti e difendersi così da eventuali attacchi nemici.
Sono ben 14 le torri di avvistamento che ornavano una cinta muraria perfettamente circolare che, a differenza di quello che si possa pensare, non fu creata artificialmente bensì seguendo la conformazione del territorio. Nel borgo di Monteriggioni, tutt’oggi, si può entrare esclusivamente attraverso una delle due porti medievali: la Porta Fiorentina che punta verso Firenze e Porta Romea che punta verso Roma.
Nelle vie del paese il tempo sembra essersi fermato a 500 anni fa. Botteghe di prodotti tipici ed artigianato e piccoli ristoranti fanno da cornice ad alcuni edifici storici di grande valore come la Chiesa di Santa Maria Assunta con il suo sobrio stile romanico.
La bellezza di Monteriggioni colpì anche Dante che, nel XXXI, canto del suo Inferno ne parla così:
“come in su la cerchia tonda
Monteriggion di torri si corona,
così la proda che ‘l pozzo circonda
torregiavan di mezza la persona
li orribili giganti, cui minaccia
Giove del cielo ancora quando tona”
Non riusciamo a capire se il sommo poeta volesse elogiarlo o meno ma, paragonando le sue torri ad orribili giganti, il nostro pensiero è che non fosse proprio così!
Un sistema difensivo quasi perfetto
In ogni caso Monteriggioni per secoli svolse egregiamente il suo ruolo difensivo resistendo sempre agli attacchi degli acerrimi nemici fiorentini. Soltanto nel 1553, durante il celeberrimo assedio di Monteriggioni, il capitano dell’esercito Giovacchino Zeti si arrese senza opporre resistenza in cambio di un’ingente somma di denaro.
L’esercito di Cosimo I de’ Medici entrò quindi in città e rese tutti gli abitanti schiavi di Firenze. Leggenda vuole che durante le notti di luna piena il fantasma del capitano traditore. vaghi per le mura della città ululando il suo rimorso!
Festa medievale di Monteriggioni
Oltre ad essere uno splendido borgo antico Monteriggioni è anche sede di una delle rievocazioni più belle e ben curate di tutta la Toscana.
Ogni anno, nel mese di luglio, si svolge la “festa medievale” in due date che ripercorrono i momenti più salienti della battaglie vissute dal borgo e le sue vie vengono invase da artigiani, giocolieri, cavalieri e abitanti in costume che regalano una vera e propria atmosfera di altri tempi.
Scambiando i soldi con la riproduzione di monete dell’epoca è possibile anche acquistare cibarie e bevande preparate proprio come venivamo preparate centinaia di anni fa. Per maggiori informazioni sulle prossime edizioni tenete d’occhio la pagina ufficiale dell’evento.
Dove mangiare a Monteriggioni
Scegliere dove mangiare in un borgo come Monteriggioni è abbastanza semplice: si mangia bene dappertutto!
Noi però abbiamo voluto seguire il consiglio di conoscenti buongustai e ci siamo diretti poco fuori le mura al Bar dell’Orso.
Questo locale è una tappa obbligatoria per tutti i motociclisti che passano di qui e solo questo è sinonimo di qualità. Si tratta di un bar celebre per le sue merende, i primi piatti espressi e i secondi di carne. E’ una di quelle trattorie che ti aspetti di trovare in un borgo come Monteriggioni.
Noi abbiamo optato prima per un piatto di salumi e formaggi seguito da due piatti di bici fatti in casa ed un po’ di buon vino rosso della casa. Piatti buonissimi per 15 euro a testa. Consigliatissimo!
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