E’ risaputo che le Dolomiti son terre tanto spettacolari quanto ricche di storie e folklore. Una delle più affascinanti è sicuramente la leggenda del Lago di Misurina.
Ci troviamo nella regione che prende il nome di Cadore in provincia di Belluno e, per la sua bellezza, viene anche chiamato “Perla del Cadore” o “Perla della Dolomiti“. Le acque trasparenti che riflettono le luci scintillando con mille colori attirano ogni anno migliaia di visitatori. Sia in estate per godersi la frescura di un posto incantato sia d’estate per solcarne la superficie galciata. Molti, inoltre, la usano come base per visitare le meravigliose tre Cime di Lavaredo.
Un re indulgente e una principessa viziata: ecco gli ingredienti della leggenda del Lago di Misurina
La leggenda del Lago di Misurina ha origini antichissime. Misurina prima di essere il lago che noi tutti conosciamo era la figlia del Re Sorapiss, il sovrano delle Dolomiti fra tra Le Tofane, l’Antelao, le Marmarole e le tre Cime di Lavaredo. La bimba, tanto graziosa quanto viziata e capricciosa, era stata abituata a veder esaudita dal padre ogni sua richiesta. Lui, dal canto suo, cercava così di mitigare la mancanza di una figura materna.
Al compimento degli 8 anni Misurina venne a sapere che sul Monte Cristallo viveva una fata che possedeva uno specchio capace di leggere i pensieri di chiunque vi si specchiasse. Inutile dire che la piccola desiderò ardentemente quello specchiò e tartassò il padre perché intercedesse e le procurasse lo specchio.
La fata dal canto suo non era per nulla intenzionata a cedere il suo prezioso specchio e nemmeno le lacrime del Re sembravano piegare la sua volontà. D’altro canto la fata possedeva un meraviglioso giardino sul Monte Cristallo ma, complice a continua esposizione al sole, nessun fiore riusciva a sopravvivere a lungo. La proposta della fata fu quindi quella di cedere lo specchio alla figlia del Re Sorapiss a patto che quest’ultimo si trasformasse in una montagna e che avrebbe protetto così i suoi fiori dal sole.
Una proposta indecente
Ovviamente la fata si aspettava un secco no come risposta ma il Re, desideroso di accontentare la figlia, acconsentì al patto. La figlia ricevette quindi il suo gingillo per nulla turbata dal fatto che suo padre per questo si sarebbe trasformato in montagna. Tuttavia quando il Re completò la sua repentina trasformazione in montanga la bimba si trovò improvvisamente sul suo picco e colta da un giramento di testa cadde nel vuoto e morì prematuramente.
Il padre, nei suoi ultimi instati prima di divenire montagna, vide quindi l’amata figlia andarsene così e dai suoi occhi le lacrime formarono due impetuosi ruscelli che a valle formarono così un lago, il lago di Misurina.
I riflessi multicolori che ancora oggi riusciamo a vedere nel lago non sono altro che i frammenti dello specchio della fata che giacciono sul fondo.
Soggiornare sul Lago di Misurina
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