Uno dei trekking più belli ed affascinanti che abbia mai fatto è sicuramente il giro ad anello delle Tre Cime di Lavaredo. Un percorso abbastanza semplice e frequentato ma dalla bellezza unica.
Le Tre Cime di Lavaredo sono il simbolo delle Dolomiti. Ovunque voi cerchiate informazioni su questa catena montuosa, patrimonio dell’UNESCO, la maggior parte delle volte troverete ritratti questi imponenti speroni roccia stagliati contro il cielo. Lo sperone al centro, nonché il più alto, è chiamato Cima Grande, il più basso è Cima Piccola mentre l’altro Cima Ovest.

A differenza di quello che si possa pensare non si trovano in Trentino, guai a dirlo, bensì al confine fra il Veneto e l’Alto Adige. Il Rifugio Auronzo, dal quale ha inizio il nostro percorso ad anello delle Tre Cime di Lavaredo si trova nella parte veneta mentre il Rifugio Locatelli, considerabile come il giro di boa, si trova nella parte altoatesina.
In questo articolo mi concentrerò sul giro ad anello delle Tre Cime di Lavaredo perché è sicuramente il percorso più conosciuto ed adatto a tutti ma, per i più esperti, sappiate che nel Parco Nazionale delle Tre Cime si trovano un sacco di altri sentieri, escursioni e vie ferrate!

Il nostro percorso ha una durata media di circa 3 ore e mezza, ha inizio dal Rifugio Auronzo a circa 2320 s.l.m. e prosegue fino al Rifugio Locatelli lungo il sentiero CAI n.101. Da qui, secondo me, potrete scattare le foto migliori alle Tre Cime. Il percorso poi si chiude lungo il sentiero 105 che, passando per Malga Langalm, riporta al punto di partenza.

Prepararsi al giro ad anello delle Tre Cime di Lavaredo
Come già anticipato il sentiero ad anello delle Tre Cime di Lavaredo non è un percorso particolarmente arduo anche se nell’ultima tratta lungo il sentiero 105 ci sono alcuni tratti ripidi ed esposti. Diciamo che è comunque bene essere un minimo preparati, non si tratta certo di una scampagnata in campagna. Ci troviamo in montagna e, si sa, con la montagna è sempre meglio non rischiare.

Armatevi quindi di:
- scarpe da trekking adatte al periodo in cui organizzate l’escursione, io prediligo quelle alte per proteggere la caviglia il più possibile;
- calze o calzini da trekking;
- crema solare e, comunque articoli per proteggersi dal sole(è fresco ma il sole picchia a queste altezze);
- abbigliamento termico adeguato se le temperature lo richiedono;
- zainetto da trekking;
- scorte di acqua e cibo.
Come raggiungere il Rifugio Auronzo
Adesso che siete pronti per il vostro trekking vediamo come raggiungere il punto di partenza per il percorso. Prima di proseguire occorre sempre fare chiarezza perché nei mesi estivi da giugno a settembre cambiano un po’ le modalità:
- con i mezzi pubblici utilizzando la navetta che parte dal Lago di Misurina (la navetta non è attiva in inverno e durante l’estate è conveniente prenotare in anticipo perché i biglietti vanno a ruba);
- in auto: questa è la soluzione più plausibile ma non economica. Il pedaggio per raggiungere il Rifugio Auronzo e parcheggiare ha un costo di 30 euro ad auto e 20 per le moto. Cercate di arrivare prestissimo
- a piedi: questa sarebbe la scelta più economica ma anche la più dispendiosa a livello di tempo e fatica.
In ogni caso controllate sempre la situazione sul sito ufficiale delle Tre Cime di Lavaredo. In inverno, per esempio, la strada per raggiungerle è chiusa e l’unico modo per farlo è tramite le proprie gambe!
Il percorso
La prima parte del percorso ad anello delle Tre Cime è piuttosto semplice. Partendo dal Rifugio Auronzo si percorre una mulattiera lungo il percorso 101 che in circa un’ora conduce al Rifugio Locatelli. Questo sentiero non presenta particolari difficoltà e vi permetterà di osservare le Tre Cime in tutto il loro splendore. Da qui potrete sbizzarrirvi in decine e decine di scatti che rimarrano sempre nel vostro cuore.

La seconda parte del percorso è più impegnativa perché prevede alcune salite, sebbene non esagerate, ma piuttosto faticose.
Sono passati diversi mesi da quando ho percorso il giro ad anello delle Tre Cime di Lavaredo ma ho ancora oggi negli occhi la meraviglia di questo panorama unico. Una meraviglia che non è possibile descrivere con immagini né con parole. Il consiglio più spassionato che mi sento di darvi è di, almeno una volta nella vita, di assistere a questo spettacolo della natura.
