Le domande che ci siamo posti prima di andare a Expo e le risposte che ci siamo dati

Nell’attesa di terminare l’articolo su Expo abbiamo deciso di fare una lista delle domande che ci eravamo posti prima di visitare l’esposizione e delle risposte che ci siamo dati.

1) Si possono portare acqua e cibo?

Sì, anche se chiunque dello staff EXPO vi avvertirà sulla presenza di controlli stile aeroporto all’ingresso, le vostre bottigliette d’acqua e i vostri panini sono salvi. Aggiungerei anche un menomale perchè per mangiare all’interno dei padiglioni o preparate la carta di credito
o preparatevi a lavare i piatti. Gli stand più economici sono quelli asiatici ma mangiare riso con pollo al curry con 30° all’ombra non è un impresa da tutti.
Per quanto riguarda il dissetarvi potete stare tranquilli, sparsi per tutta la fiera sono presenti casottini che dispensano acqua naturale e frizzante a go-go. Una salvezza, specie se, come noi, trovate una giornata particolarmente afosa.
Ci sono anche dei venditori ambulanti di bottigliette a 1,50 euro anche se non ne capisco l’utilità

2) Faremo delle degustazioni di cibi tipici?

Premettiamo che avendo passato solo una giornata all’Expo non siamo riusciti a vedere nemmeno metà dei padiglioni, fra quelli che abbiamo visto sperare di assaggiare qualcosa è stato praticamente un utopia.
Soltanto al padiglione Russia siamo riusciti ad avere un bicchiere di una strana bevanda russa analcolica ( immaginate di mescolare assieme coca cola, aranciata, spuma, chinotto e ogni altra bevanda gassata che vi viene in mente) e una fetta di pan di segale accompagnata da storione, io ho apprezzato anche se le facce degli altri commensali non sembravano particolarmente d’accordo.
Altri padiglione dove siamo riusciti ad azzannare qualcosa sono quelli “cioccolatosi” come la Lindt e la Perugina.
Per il resto cardiogramma piatto. D’altronde si parlare di nutrire il pianeta, non i visitatori!

3) Davvero allo stand della Svizzera è possibile visitare le torri e prendere mele, caffè, sale e acqua a nostro piacimento?

Sì, è possibile.
Dovete soltanto sperare che, come è successo a noi, alle 11 di mattina non sia già tutto esaurito.
Inoltre dovete fare un biglietto speciale, gratuito, per visitare questa parte dello stand.
Quindì avrete da fare ben 2 file di attesa!
Potete prenotare il vostro biglietto per le torri qui, vi consiglio di farlo almeno 2 settimane prima della vostra visita perchè la richiesta è molto alta.

4) Veramente le file sono così lunghe?

Se dovessi scegliere una parola per descrivere Expo sarei indeciso fra “fila” o “attesa”.
Calcolate una ventina di minuti buoni di fila a padiglione, senza contare Giappone, Corea, Brasile, Cina, Malesia, Qatar, Kazakistan, Azerbaijan, Emirati Arabi, Chile, Argentina.
Pensate che noi alle 10,30 di mattina al padiglione Giappone abbiamo trovato una fila talmente grande che il tempo di attesa stimato era di 6 ore. Da pazzi.

5) Ma alla fine tutti i padiglioni hanno fatto in tempo a terminare i lavori?

Sì, alla fine tutti i padiglioni erano pronti per il fischio di inizio, quello che ha rischiato di più è stato il Nepal, soprattutto a causa del terribile terremoto che lo ha colpito il 25 aprile scorso.

6) Fare noi i volontari EXPO?

Mai.
Più o meno questa è stata la risposta che ci siamo dati guardando i volontari assediati dalla folla.
Alla fine del servizio gli regalano un tablet. Che c… fortuna!

7) Ma, i bagni?

Bisogna ammettere che gli organizzatori dell’evento sono stati lungimiranti in quanto hanno disposto 3 bagni per femminucce per ogni bagno maschile.
Almeno qui niente file, ed erano pure abbastanza puliti!

8) Che fine faranno i padiglioni al termine di EXPO?

Bella domanda, considerando che il suolo è di proprietà della società AREXPO, alla quale entro giugno 2016 dovrà tornare la superficie utilizzata.
I padiglioni degli Emirati Arabi, della Svizzera, dell’Azerbaijan, del Bahrein, dell’Angola, della Repubblica Ceca e dell’Ungheria verranno smantellati e rimontati nel loro paese d’origine diventando musei, centri polifunzionali o cose del genere.
Il padiglione Coca Cola e quello brasiliano hanno deciso di regalare la struttura al Comune di Milano mentre Francia e Nepal, anche per via del terribile terremoto, hanno deciso di vendere.
Kazakistan, Spagna e Israele hanno scelto invece di lasciare il proprio padiglione a Expo.
Altri come Monaco o il padiglioni come Slow & Food sposteranno il tutto in paesi africani.
Per quanto riguarda l’edificio Italia, ess rimarra al suo posto e avrà l’onere di rappresentare lo Stato e il Governo italiano.
9) E l’Albero della vita?

Noi pensavamo che l’Albero della vita sarebbe rimasto in quella posizione ad perpetuam ma ci sbagliavamo.
L’imponente scultura, protagonista delle notti dell’Expo, non verrà smantellata ma spostata in maniera permanente o a Brescia oppure in piazzale Loreto a Milano.

10) Chi ha composto la musica dello spettacolo dell’albero della vita?

L’autore è Roberto Cacciapaglia e il nome della suite è, ovviamente, Tree Of Life.
Qui di seguito il video per chi volesse godere di ogni sua nota:

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