Se cerchi un itinerario di una settimana in Giordania fai da te sei nel posto giusto. Sono appena tornato da un viaggio in questo paese fatto di luoghi e persone meravigliose e voglio raccontartelo segnalandovi gli indirizzi perfetti per risparmiare qualche soldino. Che non fa mai male!
Itinerario di una settimana in Giordania: prima della partenza
Il primo passo dell’organizzazione è quello di trovare un volo a buon prezzo. Grazie alle compagnie low-cost si riescono a trovare davvero buone offerte. Io ho volato con Wizzair partendo da Venezia direzione Amman ed ho speso 30 euro andata e ritorno, mica male vero?
Non dimenticate poi di stipulare una buona assicurazione di viaggio. Sebbene la Giordania sia un paese sicuro e pulito il consiglio è sempre quello di partire preparati. Io utilizzo sempre l’assicurazione di Heymondo per la loro economicità e per la copertura pressoché totale. Se acquisterete la vostra assicurazione di viaggio tramite questo link avrete un ulteriore 10% di sconto!
Per avere internet in viaggio io ho usufruito delle Sim virtuali di Holafly. Per chi non le conoscesse sono delle schede sim non fisiche che si attivano direttamente online e garantiscono copertura 4g in ogni parte del mondo. Puoi acquistarle al 5% di sconto tramite questo link oppure utilizzando il codice “VAGABONDI“.
Inoltre per realizzare al meglio questo itinerario di una settimana in Giordania è necessario prendere un’auto a noleggio. In loco troverete tantissime agenzie di noleggio ma il consiglio è sempre quello di organizzarsi in precedenza. Io ho optato per l’autonoleggio Sixt e mi sono trovato benissimo. Ritiro e consegna auto direttamente in aeroporto ad Amman.
Tra parentesi, in Giordania si guida benissimo e le strade ad eccezione della capitale Amman non sono eccessivamente frequentate!
Jordan Pass: vale la pena farlo?
Ed eccoci alla spesa più consistente da fare prima della partenza. Il Jordan Pass è un biglietto che comprende il visto d’ingresso e l’ingresso a Petra ed a altre 40 attrazioni in tutto il paese. E’ possibile farlo però solamente per chi trascorrerà in Giordania almeno 4 giorni (3 notti).
Controlla su iVisa i documenti necessari per entrare in Giordania
Ci sono 3 tipi di Jordan Pass:
- Wanderer: costo di 70 JD (95 euro) e un ingresso a Petra;
- Explorer: costo 75 JD (102 euro) e due ingressi consecutivi a Petra;
- Expert: costo 80 JOD (110 euro) e tre ingressi consecutivi a Petra.
Ma conviene farlo? Se nel vostro viaggio avete intenzione di visitare Petra, e molto probabilmente sarà così, allora conviene assolutamente stipulare il Jordan Pass. Calcolate che il visto per entrare in Giordania è pari a 40 JD mentre l’ingresso a Petra 50 JD. Già così il risparmio è notevole!
Potete, anzi dovete, acquistare il Jordan Pass in anticipo direttamente sul sito ufficiale del Jordan Pass.
Itinerario di una settimana in Giordania: cosa vedere
Ed eccoci infine all’itinerario di una settimana in Giordania. Questo non vuole considerarsi come l’itinerario perfetto ma semplicemente quello che ho seguito io durante il mio viaggio e che credo possa esservi utile!
- 1° giorno: Jerash, Madaba e Monte Nebo
- 2° giorno: Wadi Mujib e Mar Morto
- 3 giorno: Castello di Karak, piccola Petra
- 4° giorno: Petra
- 5° giorno: Wadi Rum con pernotto nel deserto
- 6-7° Giorno: Amman e rientro
Giorno 1: Jerash, Madaba e Monte Nebo
Dopo essere arrivato il giorno precedente a notte fonda ed aver soggiornato al Faraseen Apartment, comodo per la vicinanza all’aeroporto, mi dirigo verso Jerash.
Qui si trova il sito archeologico romano di Gerasa. Conosciuto anche come la “Pompei d’Oriente“, merita assolutamente una visita. Calcolate almeno un paio di ore per ammirare tutti i resti perfettamente conservati di questa antichissima città. Questo itinerario di una settimana in Giordania inizia subito alla grande!
Dopo Jerash si torna al volante in direzione Madaba, la città dei mosaici. Fra le attrazioni principali della città da non perdere il Parco Archeologico, la chiesa di San Giorgio con la mappa-mosaico di Gerusalemme e della Terra Santa risalente al VI secolo e la Chiesa della Decapitazione di San Giovanni Battista di Madaba.
A 10 minuti di auto poi si raggiunge il Monte Nebo. Luogo sacro da dove si narra che Mosè ebbe la visione della Terra Promessa. Oltre ad un panorama invidiabile si può visitare il santuario con i suoi splendidi mosaici da poco ristrutturati.
Se volete mangiare a Madaba vi consiglio i ristoranti Jaw Zaman e soprattutto Adonis per il migliore hummus della Giordania. A mio parere almeno!
Per la notte invece ho optato per il Madaba Camp Resort che a dispetto del nome è un appartamento pulito e silenzioso con una buonissima colazione.
Giorno 2: Wadi Mujib e Mar Morto
Il secondo giorno è dedicato all’avventura con il canyoning nel Wadi Mujib. Questa riserva naturale si trova lungo la Strada dei Re ed è la meta ideale se cercate qualcosa di più movimentato. Si risale un fiume, a tratti davvero impetuoso, fino alla splendida cascata finale in uno scenario davvero incredibile.
Ci sono varie tipologie di sentieri da poter scegliere. Io ho optato per il sentiero del Siq, il più comune, ma non per questo meno affascinante. Attenzione però, il Wadi Mujib è aperto esclusivamente da aprile a ottobre quindi pianificate bene la visita.
Dopo questa esperienza divertente ma sicuramente stancante mi son voluto concedere un po’ di relax e quale occasione migliore di farlo se non nel Mar Morto?
Per dovere di cronaca devo dire che nel nord si trovano gli stabilimenti migliori con ombrelloni e tutte le comodità possibili. Ovviamente il prezzo non è economicissimo.
Tuttavia vicino al Wadi Mujib lungo la strada che conduce a Kerak, mia prossima meta, si trovano diversi baldacchini che offrono docce ad un prezzo irrisorio. E fidatevi che la doccia è fondamentale perché dopo il bagno nel mare più salato della terra ne avrete decisamente bisogno.
Presso questi baldacchini potrete pure acquistare bevande ed i famosi fanghi del Mar Morto.
In serata l’arrivo all’Heritage Inn, la struttura a pochi chilometri da Karak dove ho passato la notte. Super economica, con piscina e colazione compresa!
Giorno 3: Castello di Karak e Piccola Petra
Il terzo giorno, dopo una buona colazione, mi dirigo verso il Castello di Karak. Da non perdere se siete amanti dei siti archeologici, il Castello di Karak è una roccaforte crociata arroccata su una collina di 900 metri.
Conquistata poi dai musulmani sorprende per lo stato di conservazione a cui è arrivato ai giorni nostri dopo quasi 1000 anni. Affascinante sia da dentro che da fuori, una volta che ci si rende conto dell’imponenza di questo castello. L’ingresso è incluso nel Jordan Pass.
Nel pomeriggio mi sono spostato invece a Piccola Petra. Questo sito archeologico si trova non distante dalla ben più famosa Petra ma merita una visita sia perché meno affollato sia per iniziare a comprendere il popolo Nabateo.
Piccola Petra era infatti una tappa di passaggio per le carovane dirette a Petra. Ancora oggi si possono ammirare affascinanti tombe scavate nella roccia e case con dipinti ancora visibili.
Questione alloggio: la zona del Wadi Musa, che è quella dove si trova Petra, è la più turistica e di conseguenza anche la più costosa. Lo stesso vale per i ristoranti. Io ho soggiornato al Stay Classy Apartments e ho trovato pulizia, comodità e una buonissima colazione. Mi sento di consigliarlo!
Giorno 4: Petra
Ed ecco che il quarto giorno di questo itinerario di una settimana in Giordania arriva il momento dell’attrazione più famosa del paese.
Dichiarata Patrimonio Unesco nel 1985 Petra è sicuramente l’highlight di ogni viaggio in Giordania. Antica capitale dei Nabatei, questa città ha origini risalenti a circa 2000 anni fa. Per molti anni questo sito è stato dimenticato e reso inaccessibile agli occidentali, solo nel 1812 grazie all’esploratore Burckhardt il mondo è venuto a conoscenza di Petra. Oggi una delle sette meraviglie del mondo!
Ci sono tantissime cose da vedere a Petra. A partire dal Siq, il meraviglioso sentiero nel canyon che conduce al Tesoro, fino alle tombe reali e al Monastero.
Una giornata non basta se volete ammirare tutto ciò che questo sito ha da offrire ma è abbastanza per ammirare tantissime meraviglie che non troverete da altre parti nel mondo. Tenete presente che sarete sempre esposti al sole quindi munitevi di cappellino, crema solare e tanta acqua. In ogni caso troverete un sacco di baldacchini che vendono bibite e anche un paio di ristoranti per poter mangiare. I prezzi, ovviamente, sono più alti della media.
Giorno 5: Wadi Rum e pernotto nel deserto
Il quinto giorno di questo viaggio è dedicato completamente al Wadi Rum, il meraviglioso deserto rosso della Giordania. Quasi d’obbligo trascorrere almeno una notte in un campo tendato sotto le stelle!
Io ho optato per il Wadi Rum Desert Heart, un bellissimo campo tendato dotato di tutto ciò che serve per vivere al meglio questa esperienza. Sempre con loro ho organizzato l’escursione in Jeep nel deserto e la cena beduina.
Avete mai visto cucinare le pietanze sotto la sabbia? Questa antica tecnica, chiamata Zarb, è tanto affascinante quanto gustosa. da non perdere!
Wadi Rum, che significa letteralmente Valle della Luna, è un deserto abitato sin dalla preistoria. Non è difficile trovare incisioni nelle rocce risalenti a migliaia di anni fa. La bellezza di questo luogo è tale che moltissimi registi lo hanno scelto come set per i loro film. I più famosi sono The Martian con Matt Damon ed il celebre Lawrence d’Arabia.
Giorno 6-7: Amman
Dopo aver ammirato uno dei cieli più stellati della mia vita è il momento di spostarsi ad Amman, capitale della Giordania.
Qui trascorrerò circa una giornata e mezza prima di recarmi nuovamente in aeroporto per il rientro a casa.
Devo ammettere che Amman non mi ha fatto impazzire. Non è certo una città brutta ma con il senno di poi avrei preferito dedicare le ultime ore ad altro come ad esempio la Riserva di Dana o i Castelli nel Deserto.
In ogni caso anche ad Amman non mancano le cose da vedere. La prima tappa è sicuramente la Cittadella, il cui ingresso è compreso nel Jordan Pass. Situata sulla collina più alta della città la Cittadella è un sito archeologico che testimonia la presenza delle numerose civiltà che si sono susseguite in questa zona.
Da non perdere il Tempio di Ercole, il Palazzo Omayyade e l’Ummayad Mosque.
Scendendo dalla Cittadella poi impossibile non ammirare il Teatro Romano, o meglio anfiteatro, oggi completamente ristrutturato e che può ospitare fino a 6000 persone. Poco distante, semplicemente camminando, si trovano i resti del Foro e del Ninfeo Romano.
A questo punto è l’ora di immergersi nei Souq della città. Il più celebre è sicuramente quello della frutta e verdura, coloratissimo e vivace. Mi ha stupito la pulizia di questi mercati, decisamente un’altra cosa rispetto al Marocco o ad altre nazioni asiatiche.
L’itinerario di una settimana in Giordania prosegue quindi in Rainbow Street, una pittoresca strada dove si trovano un sacco di locali dove poter mangiare, fumare il Narghilè o semplicemente per trascorrere un po’ di tempo. Fermatevi da Al Quds per i falafel più buoni della città e da AlPasha per un hammam rilassante a buon prezzo.
Già che siete ad Amman vi consiglio di visitare anche il museo della Giordania. Non è certo un imperdibile ma sicuramente molto interessante ed interattivo, piacerà sicuramente ai vostri bambini!
Una cosa che davvero mi è piaciuta di Amman è la street art. Impossibile non notare i bellissimi murales sparsi per la città con i loro colori sgargianti. Cercate uno dei tanti tour alla scoperta dei capolavori della città!
Quando andare in Giordania
La Giordania è una destinazione perfetta per viaggiare in ogni periodo dell’anno. I mesi primaverili ed autunnali sono sicuramente i migliori sia per il clima che per la quantità di turisti. Anche se, devo ammetterlo, ad ottobre quando sono stato io abbiamo raggiunto anche i 30° ed in alcune situazioni era davvero caldissimo.
Nei mesi estivi le temperature possono raggiungere dei picchi molto alti pertanto, se non potete farne a meno, scegliete un abbigliamento adeguato e soprattutto tenetevi sempre una scorta di acqua a portata di mano!