Firenze insolita: gli Orti del Parnaso

Quando si visita Firenze ci sono così tante cose da vedere che, per forza di cose, alcuni angoli davvero particolari di questa città passano in secondo piano. Non tutti sanno che a pochi chilometri dal centro sorge un’affascinante parco dal quale un maestoso dragone, che in realtà è un serpente, che dall’alto scruta la bellezza della città. Sono gli Orti del Parnaso e sono davvero una piccola chicca insolita di Firenze!

Il Giardino dell’Orticoltura

In molti conoscono il giardino dell’Orticoltura, un grande parco cittadino dove i fiorentini sono soliti ritrovarsi a passeggiare o, semplicemente, a riposarsi. Fondato nella seconda metà del 1800 come giardino sperimentale della Società Toscana di Orticoltura oggi ospita una biblioteca, la loggetta Bondi e una gran varietà di alberi rinomati come un esemplare di Carrubo e uno di Lagestroemia. Quest’ultimo è stato piantato 40 anni fa per celebrare il ciclista Gino Bartali e il suo ruolo di salvatore di moltissimi ebrei durante le persecuzioni della seconda guerra mondiale.

soggetta Bondi
Loggetta Bondi

Vera star del Giardino dell’Orticoltura è, però, il Tepidarium del Roster. Un’enorme struttura in ferro bianco e vetro dall’elegante sapore manierista. Questa serra, adesso vuota, è solita ospitare eventi di tutti i tipi in una cornice davvero suggestiva.

tepidarium del roster
Tepidarium del Roster

In questo parco sono state girate anche alcune scene del celebre e meraviglioso “Amici Miei Atto secondo” di Monicelli e il più recente “Sotto una buona stella” di Carlo Verdone.

Gli Orti del Parnaso

Lasciandosi il Tepidarium alle spalle percorrendo una breve salita si giunge ad una terrazza da cui ammirare un bellissimo panorama sui monumenti più famosi della città di Firenze. E’ qui, nella zona chiamata Orti del Parnaso, che troviamo il simpatico serpentone che sembra come scrutare la bellezza di questa città.

Firenze insolita: gli Orti del Parnaso panorama Firenze

Il nome Parnaso deriva da un monte della Grecia che nell’antichità era stato consacrato al dio Apollo ed alle sue nove Muse che, si dice, qui abitassero. Questo monte rappresentava una sorgente di purificazione nonché un passaggio agli inferi.

Il serpentone, realizzato nel 1990 su progetto di Marco Dezzi Bardeschi, rappresenta invece il mito di Pitone. Un serpente talmente grande che era in grado di avvolgere per ben 7 volte la città di Delfi . Inoltre, con il suo alito pestilenziale, era in grado di far appassire tutte le piante sulle quali si posava il suo respiro. Fu proprio il dio Apollo a sconfiggere il serpente sul monte Parnaso dando inizio ai sacri giochi pitici, precursori dei giochi Olimpici ellenici.

Firenze insolita: gli Orti del Parnaso
Firenze insolita: gli Orti del Parnaso
Firenze insolita: gli Orti del Parnaso

L’ingresso agli Orti del Parnaso è da via Trento 11. Il parco è aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle 19 ed, ovviamente, non prevede biglietto d’ingresso. Se state cercando una Firenze insolita questa tappa merita assolutamente di far parte del vostro itinerario!

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