Premettiamo che visitare tutto ciò che c’è da vedere a Monaco di Baviera in un giorno è praticamente impossibile, adesso vi racconteremo il nostro itinerario che potrete utilizzare per qualche spunto se vi trovate nella bella città bavarese per 24 ore.
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Il primo consiglio che vi diamo è quello di trovare un hotel vicino ad una fermata della metro, non importa se vicino al centro dato che qui i servizi pubblici funzionano 24 ore su 24!
Noi abbiamo soggiornato presso il CREO Munich Hotel, un albergo senza infamia e senza lode ma distante solo 5 minuti dalla fermata Harras della metro.
Il biglietto valido per viaggiare su tutti i mezzi pubblici per 24 ore costa 6,40 euro mentre se siete un gruppo che va dalle 2 alle 5 persone solo 12,20 eurototali. Incredibile vero?
Il nostro tour comincia da Theresenwiese, l’enorme piazzale che durante il corso dell’anno occupa svariati festival fra cui quello invernale, chiamato Winter Tollwood, e il più celebre Oktoberfest.
Oktoberfest 2011
Impressionante è la statua della Baviera, una scultura bronzea alta quasi venti metri che domina tutto il parco. E’ possibile anche salire i 66 gradini all’interno della statua ed ammirare il panorama di Monaco.
Prima di riprendere la metro in direzione Marienplatz ci fermiamo per una foto alla Paulskirche, una delle più antiche chiese gotiche della città, peccato che due torri fossero in ristrutturazione.
Arriviamo a Marienplatz qualche minuto prima di mezzogiorno e ci dirigiamo immediatamente verso l’imponente Neues Rathaus, il palazzo municipale, per assistere allo spettacolo del Glockenspiel, uno dei carillon più grandi del mondo che ogni giorno – alle 11.00, alle 12.00 e alle 17.00– prende vita per quindici minuti per la gioia di tutti i turisti.
Se avete voglia di sgranchirvi le gambe è possibile salire in cima alla torre del Neues Rathaus. Noi ringraziamo ma ci concediamo solo una rapida visita del cortile prima di dedicarci all’esplorazione di Marienplatz e delle vie adiacenti.
Il tempo di una foto al municipio vecchio e ci troviamo davanti alla Frauenkirche, riconoscibile dalle due torri sovrastate da quelli che noi abbiamo deciso di chiamare cipolloni.
Sapevate che al suo ingresso esiste un’impronta che si dica appartenga al diavolo in persona?
“Esistono due leggende a riguardo: la prima è che il diavolo fosse entrato in chiesa per ridicolizzarla in quanto dall’esterno sembrava che essa non avesse finestre, che erano invece celate dalle colonne delle navate, mentre dall’interno erano perfettamente visibili e dalla rabbia sbattè il piede così violentemente da lasciare il segno. L’altra leggenda racconta di una scommessa fra i costruttori della chiesa e il diavolo che prevedeva la costruzione di una chiesa senza finestre. Il diavolo fu ingannato e fatto entrare dal lato in cui nessuna finestra era visibile e dalla gioia sbattè il piede lasciando l’impronta. Solo più tardi scoprì di essere stato ingannato ma ormai troppo tardi in quanto la chiesa era già stata consacrata.”
Passiamo davanti ad una statua bronzea di un cinghiale che ci ricorda tanto la nostra Firenze e ci dirigiamo verso Peterskirche, la chiesa più antica di Monaco il cui campanile, alto 96 metri, ha 8 orologi e 7 campane.
Ormai è ora di pranzo e potete decidere di mangiare qualcosa alViktualmarkt, il mercatino alimentare permanente a pochi passi dalla chiesa oppure dirigervi, come abbiamo fatto noi, ai Giardini Inglesi.
Qui nei mesi estivi estivi potete recarvi presso il biergarten allestito nel pressi della pagoda cinese dove potrete farvi una bella pinta di birra a caduta e rifocillarvi di stinco di maiale o di ottimi bratwurst. Nei mesi invernali invece troviamo casottini in legno che offrono cibarie e bevande calde. Noi optiamo per due weisswurst, wurstel bianchi, e vin brulè per combattere il freddo. Vale la pena perdere un ora per visitare il grande parco e non spaventatevi se trovate persone nude come mamma le ha fatte, qui la pratica del nudismo è permessa.
Biergarten in estate
Riprendiamo la metro in direzione Odeonsplatz con l’intento di visitare ilResidenz, il luogo di residenza e la sede del governo dei duchi, poi dei principi elettori e infine dei re di Baviera. Con 13 euro facciamo il biglietto che ci permette di visitare il teatro Cuvillies, il Residenz e la camera del tesoro.
Il nostro tour comincia proprio dal teatro Cuvillies, un opera in stile Rococò che colpisce per gli ornamenti dorati e i tessuti color rosso.
Da qui passiamo alla visita del Residenz che, con le oltre 130 stanze al pubblico, ci terrà occupati per più di due ore. 13 euro spesi benissimo.
All’interno sarete costretti a lasciare gli zaini più voluminosi al guardaroba, gratuito, ed inoltre potrete usufruire dell’audioguida, anch’essa gratuita, che passo dopo passo vi racconterà la storia della bellissima struttura.
Ogni stanza ci ha lasciato a bocca aperta ma meritano sicuramente una menzione l’Antiquarium
e la galleria degli antenati.
Usciamo intorno alle 18.00 e le tenebre già avvolgono Monaco costringendoci a rinunciare alla visita al castello di Nympehnburg, la residenza estiva dei re di Bavaria.
A questo punto siamo indecisi se visitare l’Olimpiapark, il parco olimpico costruito per i giochi della XX Olimpiade, o l’Allianz Arena, lo stadio del Bayern Monaco e del Monaco 1860. La scelta ricade su quest’ultimo, facilmente raggiungibile grazie all’efficientissima metro.
Soprannominato “il gommone” a causa della sua forma, anche di notte e anche se non siete amanti del calcio non potrete rimanere indifferenti davanti alla maestosità di questo posto. Ci duole dirlo ma siamo lontani anni luce, anche dei migliori, stadi Italiani.
Per concludere al meglio la serata fate un salto in almeno una birreria del centro di Monaco. La più celebre, e quindi più affollata, è la Hofbrauhaus, dove potrete festeggiare seduti in tavoloni insieme a sconosciuti ed ascoltare la banda intonare canzoni bavaresi.
Se invece cercate posti meno affollati potete dirigervi i vostri passi verso la birreria Augustiner, la più antica di Monaco o in uno dei centinaia locali che affollano la città.
La giornata è volata e purtroppo siamo costretti al rientro a casa con la promessa di tornare al più presto per visitare ciò che ci resta come il castello di Nymphenburg, l’Asamkirche e magari per un tour ai castelli della Bavaria.
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