A prima vista Madaba appare come una qualsiasi città mediorientale. Eppure la sua importanza storica ha radici profondissime tanto da essere citata più volte anche all’interno della Bibbia. Questa piccola città si trova a 35 km dalla capitale Amman, lungo la strada dei re, e rappresenta una tappa fondamentale del vostro viaggio in Giordania. In questo articolo vi parlerò di cosa fare e cosa vedere a Madaba, la città dei mosaici in Giordania.
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Una storia antichissima
La città di Madaba si è allargata soprattutto nel XIX secolo quando qui si stabilì una colonia di cristiani provenienti da Karak. Furono costruiti nuovi edifici e in tale occasione furono scoperti mosaici antichissimi che la trasformano presto in una meta molto ambita dagli archeologi. Il pù importante è quello che rappresenta la Terra Santa rinvenuto nel 1897.
Già perché Madaba affonda le sue radici addirittura nell’età del Ferro. Furono molteplici le dominazioni che si susseguirono. Prima furono i moabiti, poi i Greci sotto Alessandro Magno, gli Ammoniti ed infine i Nabatei.
Il dominio Nabateo durò fino al 106 d.C. quando fu conquistata dai Romani ed annessa nella provincia romana d’Arabia. Sotto i Romani la città di Madaba prosperò e venne abbellita da strade colonnate e templi. Con l’avvento del Cristianesimo poi vennero eretti nuovi edifici religiosi e sotto il controllo dei Bizantini vennero creati gli straordinari mosaici che ancora oggi la caratterizzano.
Nel 749 un violento terremoto rase al suolo la città che di fatto rimase abbandonata ed inabitata per 1000 anni quando, come già detto, vi si stabilì una comunità di cristiani.
Scopriamo cosa vedere a Madaba: itinerario e tappe da non perdere nella città dei mosaici in Giordania
Chiesa di San Giorgio e Mosaico della Terra Promessa
L’attrazione più famosa della città è la Chiesa greco-ortodossa di San Giorgio. Era il 1897 quando, durante i lavori di ristrutturazione della vecchia chiesa, venne per caso alla luce il mosaico raffigurante la Terra Promessa.
Sfortunatamente alcune parti del mosaico sono state irreparabilmente distrutte ma il centro dell’opera è ancora intatto ed è magnifico. Si tratta di una mappa della Terra Promessa e di Gerusalemme dal punto di vista biblico. Grazie a questa mappa si è potuto studiare l’evoluzione del territorio e verificare la collocazione dei vari siti bicicli. Nel 1967 grazie ad alcuni scavi effettuati seguendo la mappa a Gerusalemme è stata riportata alla luce la Chiesa di Nel, risalente al 542 d.C., e il Cardo Maximus.
In origine la mappa era composta da 21 milioni di tessere ed aveva una dimensione di 21 metri x 7. L’ingresso alla chiesa è pari a 1 JD (circa 1,30 euro) ma non è compreso nel Jordan Pass. Gli orari di apertura vanno dal sabato al giovedì dalle 8.00 alle 17.00 da novembre a marzo, fino alle 18.00 da aprile a ottobre. Ogni venerdì tutto l’anno invece gli orari sono dalle 9.30 alle 17.00.
Parco Archeologico I
Non occorre essere poi degli appassionati di archeologia per apprezzare il Parco Archeologico I di Madaba.
Incluso nel Jordan Passo, oppure al costo di 3JD, in questo Parco Archeologico si possono ammirare mosaici rinvenuti sia in città che nelle zone circostanti. All’interno del parco si trovano la Chiesa del Profeta Elia, la Chiesa della Vergine Maria, la Sala di Ippolito e una residenza bizantina. Questi edifici ospitano splendidi mosaici che conservano ancora i colori di un tempo. Tra le rappresentazioni troviamo animali, natura, scene di pesca e caccia e scene mitologiche.
Da non perdere sull’altro lato della strada il Madaba Institute For Mosaic Art & Restorations (MIMAR), che opera sotto il patrocinio del Ministero del Turismo e delle Antichità. Qui potrete ammirare gli artigiani all’opera mentre creano, riparano e restaurano con maestria i mosaici. L’istituto è aperto dalla domenica al giovedì dalle 8.00 alle 15.00.
Parco Archeologico II
Decisamente più piccolo è il Parco Archeologico II conosciuto anche come Palazzo Bruciato. Qui si trovano i resti di una villa andata distrutta in un incendio durante il terremoto del 749 d.C. che conserva ancora splendidi mosaici a tema caccia.
All’interno del sito si trovano anche resti di una strada romana e della Chiesa dei Martiri, distrutta nel XIII secolo.
L’ingresso è incluso nel Jordan Pass ed è aperto dalla domenica al giovedì dalle 8.00 alle 15.00 da ottobre ad aprile e fino alle 17.30 da maggio a settembre.
Chiesa della Decapitazione di San Giovanni Battista di Madaba
Si tratta di una chiesa relativamente recente essendo stata eretta solamente nel XX secolo utilizzando pietre di antichi edifici in rovina.
La parte più interessante si trova sotto la Chiesa nella cripta a volte dove è stato allestito il Museo dell’Acropoli. Qui è possibile vedere un pozzo antico di 3000 anni dal quale è ancora possibile tirare l’acqua con un secchio.
Molto bella anche la vista della città che si può avere dall’alto del campanile. La salita è un po’ faticosa ma ne vale la pena!
Cosa vedere nei dintorni di Madaba: Monte Nebo
A pochi chilometri da Madaba si trova il Monte Nebo, uno dei luoghi di culto cristiani più venerati della Giordania. Qui è dove si pensa che Mosé morì alla veneranda età di 120 anni dopo i 40 anni di fuga dall’Egitto.
Sempre qui Mosè ebbe la visione della Terra Promessa che Dio aveva promesso al popolo eletto.
Nel 1932 è stata eretta la basilica del memoriale di Mosè e, durante gli scavi, sono venuti alla luce le rovine della vecchia chiesa ed alcuni mosaici ancora ben conservati.
L’ingresso al Monte Nebo costa 3 JD (circa 5 euro) e non è incluso nel Jordan Pass. La visita vi porterà via circa una mezz’ora e si può fare tranquillamente in autonomia. Non c’è molto da vedere ma la carica spirituale bisogna ammettere che è molto forte. Secondo me è fra le cose da vedere assolutamente a Madaba.