In collabolarazione con momondo una riflessione su cosa si impara viaggiando e perché dovremmo farlo ad ogni età.
Un giorno succede che momondo pubblica un video stupendo. Un film dal nome “I’m a world piece” in cui 61 sconosciuti di ogni nazionalità hanno utilizzato il loro corpo per trasmettere un messaggio di unione al mondo. Le similitudini che ci accomunano sono maggiori delle differenze che ci dividono.
A tal proposito, se non l’avete ancora fatto, dovete assolutamente dedicare qualche minuto della vostra vita per guardare questo video:
Questo ci ha portato a fare qualche riflessione su cosa si impara viaggiando. Non abbiamo mai voluto fare distinzioni fra viaggiatori o turisti perché riteniamo che sia la più stupida delle cose. Secondo noi la prima cosa che si impara viaggiando è proprio il fare a meno delle etichette.
Viviamo in un mondo in cui tutto è standardizzato. Se ascolti musica metal non può piacerti Venditti per esempio. Ennesima dimostrazione che veramente siamo noi e noi soltanto a porci dei confini. Viaggiando si impara, poco alla volta, ad aprire un po’ le porte di queste staccionate. Viaggiando si impara che dietro il ragazzo di colore che ti chiede due spiccioli c’è una storia che merita di essere ascoltata.
Viaggiare rende cinici verso le persone che riteniamo superflue ma, allo stesso tempo, ci insegna ad apprezzare delle virtù che non tutti riescono a vedere. Questo, soprattutto, se si viaggia in solitaria.
Una volta che inizi a viaggiare ti rendi veramente conto di quali persone vuoi nella tua vita
Io stesso, Matteo, ho perso un gran numero di amici a causa, o forse per merito, dei viaggi. Non perché loro non viaggiassero o perché mi stessero antipatici ma perché quando ti abitui ad esplorare riesci ad avere occhi nuovi anche per vedere le cose di tutti i giorni. Non ti abitui però alla sedentarietà. Non ti abitui a passare le estati chiusi in un bar dove la massima ambizione è l’aperitivo del venerdì con conseguente briscolino.
Quando viaggi inizi a scoprire lati di te stesso che spesso venivano repressi nel nome della buona convivenza. Questo ti porta a non aver più peli sulla lingua e a dire sempre quello che pensi. Molti di quelli che credevi amici se ne andranno ma chi rimane, sarà tuo amico per sempre.
Viaggiando si impara che il colore della pelle non è altro che una diversa sfumatura di un pittore. E nessuno si metterebbe mai a paragonare Picasso a Goya, no?
In fondo ogni angolo di mondo ha una cultura a sé stante e crediamo che non ci sia cosa più bella che viaggiare e scoprire che forse siamo più simili a qualcosa di lontano rispetto a quello che abbiamo sempre immaginato di essere.
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