Durante un viaggio può capitare, talvolta, che l’itinerario prenda pieghe inaspettate. Ed è proprio quello che ci è successo durante il nostro il nostro giro fra i borghi del tufo in Toscana. Finito di esplorare le vie Cave, su consiglio di un maremmano doc, ci siamo diretti verso Vitozza.
Il suo soprannome, la “città perduta“, ha catturato subito la nostra curiosità.
Ma cos’è Vitozza?
Vitozza è un antico insediamento rupestre situato nei pressi di Sorano in provincia di Grosseto, uno dei più estesi d’Italia. Arriva a contare fino a 200 grotte, abitate dal Paleolitico fino al 1500 quando la popolazione decise di spostarsi verso il più comodo centro urbano di San Quirico.
Ed è proprio dalla piazza di San Quirico, dove abbiamo parcheggiato la nostra auto, che comincia la nostra esplorazione. Seguendo i cartelli percorriamo circa un chilomentro e mezzo lungo un sentiero all’ombra di freschi alberi fino a giungere ad una foresteria dove, come ogni anno per Pasquetta, alcuni abitanti si stanno preparando per la tipica grigliata.
Proseguiamo il nostro percorso imbattendoci in una fitta serie di grotte. Notiamo subito che non tutte sono uguali. Alcune infatti si sviluppano su più livelli, come se fossero una vera casa, mentre altre a pianta rettangolare sembrano preposte per ospitare animali da pascolo.
Il sentiero è un continuo susseguirsi di grotte più o meno ampie fino ad arrivare ai piedi di una piccola collina sulla quale si ergono i ruderi di un antico castello. Poco più avanti, dopo aver percorso una tranquilla stradina sterrata ornata di fiori, si giunge in una radura dove sorge quel che resta di una chiesa detta “Chiesaccia“. Nonostante rimanga ben poco della struttura originaria, per noi che adoriamo i luoghi abbandonati, è sempre bello ammirare ed immaginare come doveva essere la vita secoli fa.
Terminiamo il percorso ad anello ritrovandoci di nuovo ai piedi del castello diroccato, non prima di aver visto altre grotte che, per certi versi, ci hanno ricordato la casa nella palude di Shrek.
Uno dei pensieri più ricorrenti che abbiamo avuto è il come riuscisse, chi abitava queste grotte, a combattere l’umidità. Quesito che probabilmente rimarrà tale.
Come si è conclusa la visita a Vitozza?
Ricordate che vi abbiamo detto che presso la foresteria gli abitanti di San Quirico stavano organizzando una grigliata? Beh, ci siamo imbucati ed abbiamo mangiato e bevuto come se non ci fosse un domani.. ma questa è un’altra storia e prima o poi ve la racconteremo!
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