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La Giordania è un paese che ha davvero tanto da offrire ma, diciamoci la verità. Quando ci chiedono cosa ci andiamo a fare la prima risposta che diamo è sicuramente visitare Petra. Potrebbe essere altrimenti?
Un luogo talmente affascinante da non sembrare vero. Camminare attraverso montagne dai colori rossastri scavate prima dall’erosione naturale e poi dalla mano dell’uomo è un’esperienza che porta direttamente indietro di migliaia di anni.
Un’opera a stretto contatto fra uomo e natura riuscita a resistere nel tempo per oltre 2000 anni e che oggi si regala a noi come uno dei regali più preziosi. Non per nulla Petra è stata nominata Patrimonio dell’umanità UNESCO e inserita nella lista delle 7 meraviglie del mondo. Non ho dubbi, visitare Petra è una delle 100 cose da fare prima di morire.
Un pizzico di storia
Conosciuta anche come città rosa, o città perduta, Petra è l’antica capitale del popolo dei Nabatei. Una tribù nomade che si stabilì in questa zona e diede vita ad un florido commercio. Già dal IV secolo a.C. la città divenne un crocevia fondamentale nei commerci fra Mediterraneo e Mar Arabico permettendo quindi una rapida espansione.
Grazie alla sua posizione riparata la città fu per molti secoli al sicuro dagli attacchi degli oppressori quali Seleucidi e Romani. Soltanto nel I secolo d.C. questi ultimi riuscirono a conquistare Petra anche se via via la città perse la sua importanza.
A sancire la definitiva fine della capitale furono una serie di violenti terremoti fra il 363 e il 749 d.C. che portarono morte e distruzione obbligando gli ultimi abitanti ad abbandonare definitivamente Petra.
Negli anni successivi la sabbia fece il suo corso e coprì il sito quasi nella sua totalità consentendone così una perfetta conservazione. Alcune popolazioni del luogo riscoprirono la città molti anni dopo ma custodirono gelosamente il segreto per lungo tempo. Dobbiamo ringraziare l’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt che nel 1812 potè “riscoprire” Petra e diffondere il messaggio della sua esistenza a tutto il resto del mondo.
La sua storia è molto curiosa. Il nostro eroe infatti venne a conoscenza di alcune leggende che narravano di una meraviglia tenuta nascosta agli occhi indiscreti. Quindi per prima cosa imparò l’arabo, si convertì all’islamismo e trascorse molti anni in questa zona guadagnandosi la fiducia dei locali. Solo allora potè finalmente ammirare questa meraviglia unica al mondo.
Le antiche rovine che possiamo ammirare oggi non sono che il il 15% di quella che doveva essere la capitale Nabatea. Il resto è probabilmente ancora nascosto sotto strati di sabbia in attesa di essere svelata in un futuro più o meno prossimo.
Visitare Petra: itinerario di un giorno
Partendo dal presupposto che visitare tutto ciò che Petra ha da offrire necessiterebbe di almeno una settimana, già in un giorno è possibile ammirare gli spot più importanti.
Preparatevi a camminare tanto e a lungo ma vi assicuro che ne varrà la pena. Non dimenticatevi un cappellino da sole, il sito è quasi completamente esposto, crema solare e una scorta di acqua e cibo anche se all’interno del sito ci sono vari posti dove poter acquistare bibite e snack.
Il Siq: inizio del percorso
La vita di ogni viaggiatore è fatta di emozioni come queste. Quando si percorre il Siq, ovvero la stretta gola lunga circa un chilometro che conduce a Petra, ci si sente come dei veri e propri esploratori. Tutto ad un tratto tutte le storie che siamo abituati a leggere nei libri di avventura hanno noi stessi come protagonisti. Ed è bellissimo!
Mentre percorrerete il Siq vi accorgerete di camminare costantemente a naso all’insù. Il canyon con i suoi colori che spaziano dal rosso all’ocra e si stagliano contro l’azzurro del cielo catturerà tutta la vostra attenzione.
Camminerete così fino a quando girerete quell’ultima curva e vi troverete al cospetto del Tesoro.
Visitare Petra: il Tesoro
La vista più famosa della Giordania, uno dei motivi per cui ogni anno milioni di visitatori da tutti il mondo decidono di visitare Petra.
Il Tesoro appare quasi timido fra le pareti rocciose del Siq. Si lascia intravedere poco a poco svelando tutta la sua meraviglia. Ti ritrovi lì, a bocca aperta e un po’ inebetito, ad ammirare la più celebre fra le tombe nabatee. Alta 40 metri e larga 28, imponente e bellissima.
Ta ta ta taaa ta ta ta. La musichetta di Indiana Jones risuona nelle mie orecchie. Finalmente quel luogo che avevo sognato per anni si trova davanti a me e l’emozione è incredibile.
Oltre 2000 anni di storia protetti per secoli dalla sabbia svelano oggi la facciata perfettamente intagliata da mani sapienti direttamente nella roccia. Non si sa ancora con certezza quando questa opera venne realizzata. Si dice che che fu realizzata 100 a.C. per ospitare la tomba del re Nabateo Areta III.
Il nome Tesoro deriva dall’anfora posta sopra le colonne e che si narra custodisca un prezioso tesoro. Si possono infatti vedere i fori di artiglieria sparati dai beduini che volevano accertarsi della verità di questa leggenda.
La Strada delle facciate
Lasciandosi il Tesoro alle spalle il canyon si apre e lascia spazio ad una via dove si susseguono un gran numero di case e di tombe nabatee scavate nella roccia. Meno imponenti del Tesoro ma sempre molto affascinanti.
Alcune più semplici, altre più decorate. L’unica cosa da fare qui è ammirarne la bellezza in religioso silenzio fra asinelli, beduini che cercano di vedere qualche souvenir e suggestivi oleandri.
Proseguendo lungo la strada sulla sinistra si può notare il Teatro di Petra, costruito dai Nabatei circa 2000 anni fa ed interamente scavato nella roccia. Inizialmente poteva ospitare 3000 persone ma con l’avvento dei Romani venne ampliato, a discapito di altre tombe, e i posti furono portati ad 8000.
Area Romana
Dopo aver oltrepassato il Ninfeo si giunge alla cosiddetta area Romana. Per prima cosa si trova la strada colonnata che conduce solennemente ad alcuni importanti resti di epoca romana.
I Romani conquistarono Petra nel 106 d.C. e qui realizzarono delle opere davvero grandiose che però sono messe in ombra dall’eredità dei Nabatei.
Ed è per questo che rovine come il Tempio Grande, il Tempio dei Leoni Alati ed il Palazzo Reale si guadagnano al massimo una fugace occhiata durante il percorso di visita a Petra nonostante la loro bellezza e la loro importanza.
Visitare Petra: il Monastero
Se il Tesoro è sicuramente il must-see di chi visita Petra nella mia modesta opinione non si può andar via da qui senza essere saliti al Monastero.
Lo ammetto, non è facile raggiungerlo. Per questo motivo fermatevi al ristorante che troverete subito dopo l’area romana. Riposatevi, rifocillatevi e quando vi sentirete in forze partite. Vi aspetta infatti un bel trekking fatto di oltre 800 scalini tutti in salita per raggiungere l’obiettivo.
Qua e là troverete anche beduini che si offriranno di portarvi a cavallo dei loro asinelli. Una cosa che, personalmente, non mi è piaciuta per niente.
Il percorso per il Monastero è tanto duro quanto affascinante. Percorrendo il sentiero godrete di panorami spettacolari sul Wadi Araba. I vostri occhi si perderanno fino all’orizzonte scrutando la vastità di un panorama che sembra non aver fine.
Ogni goccia di sudore sarà però ampiamente ripagata quando vi troverete al cospetto di questa splendida opera monumentale. A prima vista il Monastero può apparire simile al Tesoro ma è ancora più grande e scavato nella roccia gialla. Un altro fattore positivo che mi ha fatto amare il Monastero è che qui arrivano molti meno turisti ed è quindi perfetto per scattare meravigliose foto.
Prendetevi il giusto tempo per godervi questo spettacolo. Magari sedendovi al chioschetto che troverete dove potrete ordinare una bella bevanda rinfrescante.
Adesso è il momento di percorrere il sentiero a ritroso e tornare all’inizio dell’area Romana dove si trova il Tempio di Petra. Se aveste ancora forze vi consiglio di seguire il sentiero che conduce alle Tombe Reali.
Tombe Reali
Le Tombe Reali si susseguono una dopo l’altra su un versante della montagna che domina la città. Sono le più spettacolari del sito e anche esse, come il Tesoro, sono scavate nella pietra rossa.
Sono cinque le Tombe che si devono vedere:
- la Tomba dell’Urna;
- la Tomba della Seta;
- la Tomba Corinzia;
- la Tomba del Palazzo.
La quinta è quella di Sesto Fiorentino e si trova solamente proseguendo il sentiero in salita per qualche centinaio di metri. Molti, stanchi dalla giornata, tendono ad escluderla dal proprio itinerario.
Io ho proseguito non solo fino alla Tomba di Sesto Fiorentino ma ho continuato per tutto il percorso ad anello che mi ha ricondotto poi al Tesoro. E’ stato sicuramente faticoso ma ne è valsa assolutamente la pena. Inoltre ho scovato così un sacco di spot fotografici perfetti in cui è possibile scattare senza essere costretti a lasciare una “mancia” ai beduini.
Petra by night: sì o no?
Prima di proseguire a leggere il paragrafo devo confessare che io non ho partecipato al celebre Petra by night. Per chi non lo sapesse Petra by night è un evento che si svolge la sera dalle 20:30 alle 22:30 e che consente di visitare il Siq fino al Tesoro al lume di candela.
L’esperienza si tiene ogni lunedì, mercoledì, giovedì. Questo è il motivo principale per cui non ho potuto assistere. Ma andiamo avanti.
Il tour ha inizio alle 20:30 dal visitar center e dura circa 2 ore. Vi consiglio di arrivare una mezz’ora in anticipo per essere fra i primi ad ammirare il Tesoro illuminato dalle candele. Dopo ci sarà talmente tanta gente che scattare foto senza ombre sarà quasi impossibile.
Una volta giunti al Tesoro si prende posto e si assiste ad uno spettacolo di circa 30 minuti fatto di giochi di luce, un concerto eseguito da beduini che suonano la rababa (uno strumento simile ad un flauto) e viene raccontata una storia su Petra.
Sembra tutto molto bello ed affascinante ma diverse testimonianze raccontano tutt’altro. Capita spesso infatti che ci siano così tanti spettatori che alcuni vengano fatti sedere proprio a ridosso del Tesoro. Inoltre l’atmosfera è spesso rovinata da flash, luci di torce e musica impostata direttamente dai cellulari degli avventori.
Considerate, inoltre, che il biglietto di Petra by night non è incluso nel biglietto standard ma occorre pagare un sovrapprezzo di 17 JOD (22 euro) e non è possibile prenotarlo in anticipo.
Queste sono le informazioni che ho recuperato. Lascio a voi la scelta se optare o meno per questa esperienza.
Piccola Petra: sì o no?
Piccola Petra è un sito nabateo che si trova a pochissimi chilometri da Petra. Molte persone tendono ad escluderlo, per mancanza di tempo, dal proprio itinerario oppure si recano qui dopo aver visitato Petra e rimangono delusi.
Sicuramente il confronto con la sorella maggiore è impietoso ma Piccola Petra è un gioiellino che secondo me merita di essere ammirato. Prima però di visitare la vera e propria Petra.
Piccola Petra durante il periodo dei Nabatei era una città che ospitava le carovane che andavano e venivano dall’Oriente. Inizialmente erano solo grotte scavate nella roccia per far riposare i viaggiatori ma con il tempo queste grotte divennero sempre più decorate tanto da competere con quelle di Petra.
La visita a questo sito è di circa 1 ora massimo 1 ora e mezza. Vale la pena percorrere tutto il canyon e salire le scale fino a giungere ad un bel punto panoramico dove potrete anche gustare un buon tè. Non lasciatevi ingannare da chi dice il contrario, Piccola Petra non ha un biglietto di ingresso ed è aperta liberamente dall’alba al tramonto. Si può parcheggiare gratuitamente.
Visitare Petra: informazioni utili
Cose da sapere per visitare Petra in Giordania.
Orari d’ingresso
Gli orari d’ingresso a Petra vanno dalle ore 6 alle 18 nei mesi estivi mentre dalle 6 alle 16 nei mesi invernali.
Tenete sempre presente che il sito è letteralmente preso d’assalto quindi prima arrivate e prima riuscirete a godervelo senza la massa di turisti. Le carovane dei bus organizzati iniziano ad arrivare verso le 9:30/10 giusto per vostra informazione.
Costo d’ingresso
Il costo d’ingresso a Petra è molto alto. Il biglietto giornaliero è di 50 JOD (65 euro) mentre aumenta di 5 JOD al giorno per ogni giorno in più. Inoltre se non trascorrerete la notte in Giordania il costo salirà a ben 90 JOD.
Come vi avevo già spiegato in questo articolo in cui valutavo i pro e i contro del Jordan Pass ribadisco che è assolutamente necessario acquistarlo per poter risparmiare qualcosa sul prezzo totale. Nel Jordan Pass è infatti incluso anche il visto che normalmente avrebbe un costo di 40 JOD (50 euro). Esempio pratico:
- Jordan Pass base (ingresso a Petra di un giorno e visto): 70 JOD;
- ingresso di un giorno a Petra + visto acquistati separatamente: 90 JOD.
Il risparmio è quindi di 20 JOD ovvero circa 25 euro.
Dove dormire a Petra
Questa è la zona più turistica della Giordania e come in ogni luogo turistico i prezzi sono molto gonfiati. Per il soggiorno io ho trovato un buon compromesso al Stay Classy Apartment.
Non si tratta certo dell’alloggio più cool del mondo ma ha un ottimo rapporto qualità prezzo e mi sento di consigliarlo. La struttura si trova a 3 minuti di auto da Petra e prevede bagno privato, ottima pulizia ed anche un’ottima colazione. Inoltre è possibile anche prenotare una cena tipica a casa del proprietario con pietanze preparate dalla moglie. Tutto molto buono, abbondante e decisamente più economico dei ristoranti della zona.
Se siete in auto non dovete aver paura per il parcheggio a Petra perché a ridosso del sito si trovano un sacco di ampi parcheggi gratuito. Io ho viaggiato con l‘auto a noleggio SIXT e mi son trovato benissimo sia per il prezzo che per l’automobile.