Le colline toscane pullulano di paesi fantasma, abbandonati dai loro abitanti che scendevano a valle alla ricerca di maggiori fortune lasciando così le loro case in balia del tempo.
A differenza di Toiano, Canneto sembra proprio dimenticato da tutti. Le poche case che si sviluppano attorno alla via centrale sono completamente vuote, sventrate di ogni ricordo, pertanto per riuscire a ricostruirne la storia occorre armarsi di buona pazienza e mettersi alla ricerca di testimonianze sia digitali che cartecee.
Esplorazione urbana alla Villa di Canneto
Se il paese risulta abbandonato la natura circostante cresce rigogliosa ed il panorama è davvero meraviglioso. Ciò che però attrae maggiormente la nostra curiosità è un pesante cancello in ferro battuto recitante la scritta “Villa di Canneto“. Lo oltrepassiamo e dietro una fitta rete di alberi e pruni ci troviamo di fronte ad una struttura enorme e bellissima. Scopriamo che questa villa era il podere della famiglia Latini grazie ad alcuni documenti che riusciamo a trovare fra le sue pareti.
Rispetto ad altre ville visitate in passato qui si percepisce qualcosa di diverso. Nemmeno l’abbandono ha evitato che le sue porte venissero violate e gran parte dei beni depredati.
I muri nascondono, dietro una mano di pittura bianca, affreschi risalenti ai primi anni del ‘900. A meno a giudicare dallo stile liberty.
Il piano superiore è quello più affascinante. Gli sciacalli sembrano infatti aver risparmiato questa parte della villa dove troviamo due letti a baldacchino in buonissime condizioni, con le dovute proporzioni. La villa di Canneto è enorme e dal suo balcone si può godere di una vista incredibile sulle colline toscane.
Proprio dietro la villa sorge una piccola cappella che, sebbene vuotata di ogni oggetto, è perfetta per scattare qualche foto in stile UrbEx.
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