Tenerife in Van: itinerario di 6 giorni

Libertà assoluta e spensieratezza: ecco consigli ed informazioni utili per organizzare un viaggio a Tenerife in Van

Quando ho deciso di trascorrere una vacanza a Tenerife in Van non sapevo bene cosa aspettarmi. La voglia di vivere quella vita selvaggia e di totale libertà come spesso si sente raccontare in giro era però troppo forte per non provare questa esperienza.

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Prima di raccontarvi il mio itinerario di 6 giorni a Tenerife in Van voglio fare una premessa: non è un’esperienza facile. Se è la prima volta che optate per questo stile di vacanza occorre organizzarsi molto bene perché trovarsi senza poter fare una doccia per giorni o dormire in luoghi isolati è un rischio concreto. Anche se le Canarie sono isole abbastanza van-friendly nulla va preso sotto gamba. E se ve lo state chiedendo, una vacanza in Van è decisamente più tosta di una vacanza in camper.

Tenerife in Van: dove noleggiarlo

Ci sono vari modi per noleggiare un Van a Tenerife. Esiste un sito, chiamato Yescapa, che permette di farlo ma io ho preferito utilizzare il più classico AirBnb perché si trovano soluzioni a prezzi abbordabilissimi.

Io ho optato per il Van di Victor. Un ragazzo italiano che vive a Tenerife da anni e che noleggia i suoi 3 Van a tutte le persone che vogliono provare questa esperienza. Il mezzo che mi è toccato non è certo dei più nuovi ma per 300 euro per 5 notti direi che è una cosa a cui posso decisamente soprassedere.

Atterrato all’aeroporto di Tenerife Sud il mio host è venuto a prelevarmi direttamente all’uscita ed in 10 minuti mi ha accompagnato al luogo del parcheggio dove mi ha spiegato nel minimo dettaglio il funzionamento di quella che sarebbe stata la mia casa per i giorni futuri.

Nonostante gli spazi ridotti il van aveva tutto ciò che serviva per far fronte ad ogni necessità. Un lavello che si trasforma in doccino, tappetino per la doccia, un bagno chimico, un frigoriferino, un fornello da campeggio potente, un tavolino, due siede, lenzuola pulite, asciugamani e persino un cavatappi. Insomma, sono pronto per partire!

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Come trovare le aree per sostare e campeggiare

Se anche voi decideste di trascorrere una vacanza in Van a Tenerife la prima cosa da fare è scegliere con cura i luoghi dove trascorrere la notte. Non ovunque è infatti consentito sostare oppure fare campeggio. Tenete presente che al Nord, molto più selvaggio, è possibile sostare quasi ovunque mentre al Sud è buona norma prestare attenzione per evitare situazioni spiacevoli.

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Vi consiglio di scaricare l’app “Park4Night” dove potete trovare tante informazioni utili con aree di sosta, parcheggi autorizzati recensiti anche da altri viaggiatori.

Inoltre su tutta l’isola sono presenti aree di sosta attrezzate ma per usufruirne legalmente occorre registrarsi e prenotare direttamente su questo sito. E’ tutto gratuito ed io stesso ne ho usufruito quindi niente paura!

Qui riassunti i luoghi in cui ho trascorso le mie notti:

Itinerario di 6 giorni in Van a Tenerife: primo giorno

Il primo giorno di questo viaggio ho voluto sfruttarlo per conoscere meglio il mio mezzo e le sue potenzialità. Dopo una breve sosta per la spesa mi sono diretto alla Spiaggia della Tejita.

Purtroppo un vento molto forte non mi ha permesso di godermi a pieno questa meravigliosa spiaggia dorata ai piedi della Montana Roja. Per la cronaca: qui il naturismo è permesso e anche molto frequente!

A poca distanza si trova El Medano, altra spiaggia meravigliosa amata dai surfisti e dai praticanti del kitesurf. Qui mi sono fermato al ristorante Playa der Surf per una grigliata di calamari al volo.

playa el medano Tenerife
El Medano

A El Medano si trova un’ampia area per sostare con il van, ed infatti tornerò qui durante il viaggio, ma questo primo giorno avrei voluto dormire sulla spiaggia di Tajao.

Qui si trova un bellissimo parcheggio affacciato direttamente su una bella caletta rocciosa di acqua limpida. Ho fatto tanti aperitivi nella mia vita ma mai seduto sul mio van ad osservare il tramonto su un’isola così meravigliosa.

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Playa Tajao

Questa zona è molto frequentata anche da altri van e camper e ciò ha reso la prima notte decisamente più tranquilla.

Secondo giorno

Il secondo giorno il risveglio è una sensazione meravigliosa. Apro le porte posteriori del van e mi ritrovo un sole caldissimo che si affaccia sopra il mare. Resto qualche minuto incantato a chiedermi se la vita che ho vissuto fino adesso mi soddisfa veramente. Dopodiché preparo la colazione, metto a posto il letto e sono pronto a partire!

La prima tappa è il Lebbrosario di Abades. Un’attrazione davvero inconsueta come quelle che piacciono a me. Si tratta di un paese fatto costruire durante la seconda guerra mondiale per ospitare i malati di lebbra che in quel periodo imperversava nell’isola. I lavori furono così lunghi che al loro termine l’epidemia era ormai sconfitta ed il paese, fatto di chiese, abitazioni, scuole ed altri edifici, rimase inutilizzato e cadde in stato di abbandono.

Lebbrosario di Abades

Se, come me, amate i luoghi abbandonati è sicuramente una tappa da non perdere. Poco distante si trova anche la spiaggia di Abades. Non era nel mio itinerario ma appena l’ho vista, con la sua sabbia nera, non ho resistito e mi son voluto fermare. D’altronde il bello del viaggiare in Van è proprio la totale libertà!

Tappa successiva è stata il paesino di San Cristobal de la Laguna. Antica capitale di Tenerife e oggi patrimonio dell’umanità UNESCO. Vale la pena trascorrere un paio di ore a passeggiare fra le sue stradine colorate respirando l’atmosfera dei tempi che furono. La sua particolare architettura è stata il modello per la progettazione urbanistica delle città coloniali in America.

SAN CRISTOBAL DE LA LAGUNA

Per il pranzo mi sono spostato alla spiaggia di Las Teresitas dove, nel parcheggio adiacente, mi sono cucinato un hamburger vegetale con contorno di zucchine. Solo dopo ho scoperto che qui non è consentito campeggiare quindi NON fate come me!

LAS TERESITAS TENERIFE
Las Teresitas

Dopo essermi rilassato un paio di ore su questa meravigliosa spiaggia ho ripreso il mio caro Van e ho tagliato in due l’isola andando verso nord direzione spiaggia di Benijo. Per raggiungere questa zona occorre percorrere un lungo tunnel fra i monti. La cosa che mi ha colpito è che all’imbocco di questo tunnel avevo sole e quasi 30 gradi, una volta sbucato dall’altra parte invece nebbia, vento e quasi 10 gradi in meno. Tutto questo nel giro di pochi minuti, incredibile!

Il nord di Tenerife è la zona che più ho amato di questa isola. Selvaggia e rurale proprio come piace a me. La spiaggia di Benijo è un esempio perfetto. Con la sua sabbia nera di origine vulcanica e situata ai piedi di strapiombi rocciosi è sicuramente una delle più affascinanti ammirate durante questo viaggio.

playa de benijo
Playa De Benijo

Con il sole che ormai stava tramontando guido in questo meraviglioso panorama fatto di scogliere in direzione Bajamar. In questa cittadina si trovano delle carinissime piscine naturali ma, soprattutto, avevo letto su vari siti che ci sono delle docce pubbliche calde gratuite ed al chiuso. Sicché mi dirigo tutto contento pronto per farmi una doccia completa.

Ma. Ovviamente. Le trovo chiuse.

Imprecando un po’ riesco per fortuna a trovare una piazzola libera al Camping Invernaderito, poco distante da Bajamar. Qui fortunatamente, sebbene in cambio di qualche decina di euro, riesco a farmi una doccia come si deve!

Giorno 3

Il terzo giorno è dedicato completamente al gigante di Tenerife: il Teide.
Questo vulcano attivo è la vetta più alta di tutta la Spagna e solo la strada per raggiungerlo meriterebbe una storia a parte. Prima il paesaggio sembra accogliermi come in una foresta che, da un tratto, diventa completamente desertica con distese di lava a vista d’occhio. Un vero spettacolo!

teide tenerife van

E’ possibile salire fino a 3300 metri utilizzando una comoda funivia (consiglio la prenotazione in anticipo del biglietto online). Da qui potete decidere se raggiungere la vetta del Teide a piedi (serve un permesso gratuito prenotabile a questo sito ma muovetevi in anticipo di due/tre mesi perché si esauriscono subito) oppure scegliere uno dei tanti sentieri panoramici. Io ho optato per il sentiero 12 che in circa un’oretta di cammino mi ha portato vicino al cratere del Pijo Viejo. Un’emozione incredibile e, a detta degli addetti alla funivia, una vista ancora più spettacolare rispetto alla vetta del Teide.

teide tenerife van

Nei prossimi giorni realizzerò un articolo ad hoc su questa esperienza quindi restate sintonizzati. Non penserete mica di visitare Tenerife senza salire sul Teide?

Sarebbe stato stupendo restare a dormire in van sul Teide ma purtroppo è vietato quindi a pomeriggio inoltrato mi sono diretto verso il paesino di La Orotava. Qui ho lasciato il van in un ampio parcheggio dove avrei anche dormito e mi sono diretto a piedi verso il centro.

La Orotava è un’affascinate paese che merita assolutamente la visita. La sua aria signorile con piazze curatissime, rigogliosi giardini ed edifici storici, risalenti anche al 1500, celebri per i loro balconcini. Se passate di qui vi consiglio di fermarvi per la cena al ristorante Sabor Canario dove potete gustare, in un ambiente davvero pittoresco, piatti tipici delle Canarie spendendo il giusto!

la orotava chiesa

Giorno 4

La mattina del quarto giorno ho deciso di stravolgere i miei piani. Inizialmente avrei dovuto visitare il paesino di Icod de Los Vinos ma, su consiglio di alcuni local, ho deciso di percorrere il sentiero chiamato Rambla de Castro.

Questo percorso, lungo circa 4 km, unisce natura e storia. Un vero e proprio giardino botanico che conduce a meravigliose spiagge nascoste e affascinanti postazioni difensive anti-pirata con tanto di cannoni. Il panorama poi, manco a dirlo, è davvero spettacolare!

Dopo questo trekking affascinante ma allo stesso tempo stancante decido di spostarmi nel paesino di Garachico. Una vera chicca che loro stessi definiscono come il più bel paese delle Canarie.

Per secoli Garachico è stato la porta di ingresso di Tenerife. Il suo porto era un continuo viavai e il commercio era florido. Nel 1706 però una violenta eruzione del Teide lo distrusse completamente. La lava giunta fino alla costa ha formato oggi delle piscine naturali, chiamate El Caleton, che sono diventate un’attrazione amatissima!

Vale la pena perdersi un’oretta fra le viuzze di questo paese e fermarsi a mangiare in uno dei tanti ristoranti vista mare. Io ho preso una meravigliosa paella al ristorante Miramar, ancora mi lecco i baffi!

Garachico tenerife van

A pancia piena sono tornato al mio Van perché per la prossima tappa avrei dovuto inoltrarmi nuovamente fra le montagne di Tenerife direzione Masca.

Questo paesino si trova a 750 metri s.l.m. e si raggiunge percorrendo una strada tutta curve e a tratti molto stretta. E’ sicuramente impegnativo ma la vista che si gode lungo la strada ripaga tutta la fatica. Il paese poi è un piccolo gioiello incastonato fra le montagne, secondo me una meta imperdibile per chi decide di visitare Tenerife!

masca tenerife van
Masca

La notte l’avrei passata a Punta de Teno all’ombra del suo meraviglioso faro. Prima però ho fatto una sosta alla zona di accampamento, lungo la strada, chiamata Los Pedregales. Ho prenotato la sosta gratuitamente sul sito apposito come descritto a inizio articolo, anche se poi non avrei dormito qui, ma almeno sono riuscito a farmi una doccia ed a utilizzare un bagno decente. Per chi ne avesse bisogno si trovano anche aree per la brace e tavolini.

Punta de Teno è forse la tappa che più di tutte mi è rimasta impressa in questo viaggio. Si può accedere solamente dalle ore 19:00 alle 10:00 del mattino. Un paradiso nascosto che per secoli è rimasto isolato dal resto dell’isola.

Immaginatevi rocce di lava vulcanica di colore rosso a strapiombo su un mare blu come il cielo. Immaginatevi un faro che dalle rocce illumina la strada dei navigatori. Ora immaginatevi di sentirvi in un libro di Jules Verne. Forse solo così posso riuscire a descrivere le emozioni che ho provato in questo luogo.

Faro di Punta de Teno tenerife van
Faro di Punta de Teno

La notte, poi, sotto uno dei cieli più stellati della mia vita raramente mi sono sentito tanto grato di avere questa fortuna. Scrivendo queste parole ho ancora i brividi!

tramonto punta de teno

Giorno 5

La mattina del quinto giorno, dopo essermi goduto ancora lo spettacolo di Punta de Teno, sono sceso lungo la costa fino a Los Gigantes. Una cittadina “protetta” da queste scogliere enormi soprannominate proprio giganti. Qui si trovano bellissime spiagge nere ma sopratutto le celebri piscine naturali.

Avrei voluto fermarmi per un tuffo ma la tabella di marcia mi voleva a Los Cristianos. La zona, insieme a Las Americas, più turistica dell’isola. Ammetto che non ho apprezzato moltissimo queste zone ma avevo prenotato con GetYourGuide un’esperienza meravigliosa che non volevo assolutamente perdermi.

Dal porto di Los Cristianos infatti sono partito a bordo di una nave alla ricerca di delfini e balene. Impresa riuscita meravigliosamente con l’avvistamento di diverse balene pilota e branchi di delfini. Consiglio questa esperienza perché una delle poche che garantisce il rispetto della fauna marina e prevede una politica di non inseguimento dei cetacei. Soltanto le barche che sventolano una bandiera gialla rispettano questi canoni!

avvistamento balene delfini

Clicca su questo link per maggiori informazioni sull’avvistamento cetacei a Los Cristianos.

Dopo uno spaghettino allo scoglio ad un ristorante di Los Cristianos, decisamente economico considerata la zona, mi sono diretto alla spiaggia Diego Hernandez su consiglio del ragazzo che mi ha noleggiato il van.

Chiamata anche Spaghetti Beach o spiaggia degli hippie questa caletta si raggiunge camminando nella sterpaglia per una ventina di minuti dal campo da golf Costa Adeje. Assolutamente obbligatorie le scarpe da ginnastica per evitare di farsi male!

spaghetti beach tenerife van

Non saranno solo l’acqua cristallina o la spiaggia bianchissima a colpirvi ma il fatto che qui il naturismo è praticato praticamente da tutti, anche se non obbligatorio. L’atmosfera è selvaggia e di festa perenne. Non manca infatti la musica spesso e volentieri suonata direttamente dagli avventori.

Ho trascorso qui il resto della giornata prima di riprendere possesso del Van per spostarmi nel parcheggio di El Medano. Un enorme spiazzo molto frequentato con vista spiaggia perfetto per trascorrere la notte. Davvero suggestivo!

Giorno 6

L’ultimo giorno a Tenerife in Van ho deciso di concedermi qualche altra ora di relax ed ho optato per Playa del Duque. Si trova a Costa Adeje, nella zona più facoltosa dell’isola. Qui il benessere è ad ogni angolo ma non fatevi intimorire. La spiaggia è stupenda e si divide in due parti. Una di sabbia nera e una di sabbia bianca. Ce n’è per tutti i gusti!

Playa del Duque
Playa del Duque

Subito dopo pranzo ho riconsegnato il Van a Victor dopo aver fatto il pieno. Circa 60 euro in 6 giorni per oltre 700 km. Qui la benzina costa quasi la metà che in Italia, mi veniva da piangere. Dopo aver controllato che fosse tutto a posto il caro amico ha avuto anche la gentilezza di riaccompagnarmi all’aeroporto dove, con molta malinconia, mi aspettava l’aereo che mi avrebbe riportato a casa.

Senza dubbio una vacanza in Van è una di quelle esperienze da fare almeno una volta nella vita. Come già detto a inizio articolo voglio ricordare che non è una cosa da prendere alla leggera. Se anche voi decideste di optare per una soluzione come questa, e le Canarie sono una meta perfetta, cercate di organizzarvi sempre per il meglio!