Diario di viaggio: Varsavia

Diario di viaggio: Varsavia 

“Ma che ci vai a fare d’estate in Polonia?”

Più o meno era questo il commento del 98% dei nostri conoscenti quando comunicavamo la nostra destinazione.
Risponderemo a questa domanda con i diari di viaggio sia di Varsavia che di Cracovia, chissà che qualcuno non possa seguire le nostre orme!

Day 1 (13-8-15):

partenza da Bologna con volo Ryanair fissata per le 10.15, per evitare un alzataccia arriviamo qui il giorno prima e passiamo la notte in un bel hotel 4*, il 4 Masini Design Hotel, grazie ad un’offerta trovata su internet a 25 euro con colazione compresa.

Il volo è puntuale ed arriviamo a Modlin in un ora e 50 come promesso.

Per raggiungere il centro di Varsavia ci sono 2 possibilità:
– Modlin-Bus al costo di 25 zloty, circa 6 euro ( se prenotate online pagate solo 9 zloty, circa 2 euro)
– combinazione navetta+treno al costo di 17 zloty, circa 4 euro

Non avendo prenotato online scegliamo il treno, dobbiamo ammettere che le istruzioni in polacco non sono esattamente facili da comprendere ma fortunatamente una gentilissima signora polacca ci aiuta prima con la navetta e poi a trovare il treno giusto!

Nota bene: il cambio euro/zloty (che di qui in avanti chiameremo zt) è 1 euro/4 zt

In circa un ora siamo alla stazione centrale di Varsavia, due cose ci colpiscono subito: il caldo asfissiante e la somiglianza con le metropoli Nord-occidentali.

Inutile dire che questo panorama ci spiazza leggermente, a prima vista Varsavia è infatti un agglomerato urbano di palazzoni, negozi e pubblicità scintillanti.

Raggiungiamo, non senza difficoltà, l’hotel Metropol, una stanza all’8 piano di un palazzone senza aria condizionata o ventilatore, da morire!

Il tempo di darci una sciacquata ed è già ora di cena.
Ci fermiamo da U Szwejka, un ristorante in stile praghese su una delle vie principali di Varsavia.

Sebbene a prima vista possa sembrare il classico ristorante per turisti i prezzi non sono alti e le porzioni abbondanti.
Io opto per dei Pierogi (classico piatto polacco simile ai nostri ravioli) cavolo e funghi più un insalata mentre Deborah ci va giu pesante con una salsiccia bianca bollita con crauti più un piatto di Pierogi al formaggio.

Suggelliamo il tutto con due birre locali, un Cheesecake e due bicchieri di Sherry offerti dalla gentilissima cameriera.
Il prezzo per tutto è di circa 90 zt (22 euro), roba che in Italia nemmeno te la sogni.

Pieni come uova ci incamminiamo verso la città Vecchia, passiamo davanti al Palazzo della Cultura e della Scienza, alto 237 metri e contenente 42 piani è stato eretto negli anni 50 come regalo di Stalin alla città di Varsavia.

Ci fermiamo per una foto davanti alla Katedra Polowa, Cattedrale di Campo dell’Esercito Polacco, simbolo dell’esercito polacco ed arriviamo al Barbacane, una struttura circolare posta a protezione della città Vecchia.

Il portone del Barbacane ci porta direttamente nel centro della città Vecchia, alla nostra sinistra si staglia imponente il Zamek Krolewski, residenza ufficiale dei monarchi polacchi.

Respirando ancora l’aria della Stare Miasto ci avviciniamo verso l’albergo, il vero tour comincia il giorno dopo!

Day 2 (14-8-15):

Nota positiva dell’hotel Metropol è la colazione, ricca e abbondante.
Dopo esserci ricaricati siamo pronti per immergerci nella città Vecchia.

Varsavia ha due linee metro di cui una in espansione ed arriva fino al di la del fiume Vistula nel quartiere Praga, il cui completamento è previsto per il 2016.

Facciamo il biglietto giornaliero valido per la zona 1 che ci permette di viaggiare su tutti i mezzi pubblici al prezzo di 15 zt e scendiamo alla fermata più vicina alla Stare Miasto.

Diamo un occhiata alla Kosciol Nawidzenia e alla Rynek Nowego Miasta prima di attraversare nuovamente il Barbacane ed immergerci completamente nella Rynek Starego Miesta.

Al buio della sera prima non avevamo notato le abitazioni che delimitano la piazza, ricostruite a causa dei bombardamenti dopo la seconda guerra mondiale in stile ottocentesco e molto caratteristiche. Ci affacciamo all’interno della Basilica arcicattedrale di San Giovanni Battista, gli interni sono spogli e prevalgono il colore bianco e marrone illuminati dai colori delle vetrate.
Qui sono sepolti molti illustri polacchi come lo scrittore Henryk Sienkiewicz (premio Nobel per la letteratura nel 1905 per il romanzo Quo Vadis?) e il pittore Marcello Bucciarelli.

Arriviamo di nuovo davanti al castello Reale, lo Zamek Krolewski.
Simbolo di Varsavia con la sua torre rossa in stile barocco, visitiamo il cortile dove è allestita una mostra temporanea di immagini della seconda guerra mondiale.
Molto fastosi i saloni di gala e le Camere del Parlamento.

Uscendo ci fermiamo in piazza,al cui centro si erge la colonna di Zygmunt III, il re che fece di Varsavia una capitale.Volgiamo i nostri passi verso Nowy Swiat, la via Reale, ammirando ad ogni passo stupendi esempi di architettura come il Kosciol Karmelitow (sfortunatamente in ristrutturazione), il palazzo Presidenziale, il Kosciol Krzyza, il Palac Staszica, oggi sede dell’Accademia delle Scienze e nella piazza antestante la statua commemorativa del celebre astronomo polacco Nicolò Copernico.

Giunti all’ora di pranzo troviamo, in via Swietokryska scendendo delle scalette in un palazzone che arriva direttamente dell’era comunista, una specie di risto-mensa dove con pochi zloty ci mangiamo un bel piatto di Pierogi.

Il posto si chiama “Da Eufemia” ed è proprio il posto dove piace mangiare a noi, lontano dai soliti ristoranti turistici, e dove i camerieri masticano molto poco l’inglese.
Ci siamo sentiti dei veri Polacchi.

A questo punto il nostro itinerario prevedeva la visita al Parc Lazienki, ma proprio sul bus 180, facciamo conoscenza con una coppia italiana che ci convince ad andare con loro a visitare Wilanow, meglio conosciuta come la Versailles Polacca.

Lo spettacolo che ci attende è al di la di ogni nostra previsione, il palazzo di Wilanow vale il viaggio.
Questo edificio, insieme ai giardini circostanti, è uno dei pochi ad essere sopravvissuti alle distruzioni della seconda guerra mondiale, presenta una struttura architettonica che mescola arte europea e arte polacca antica.
Ciò che ci ha colpito maggiormente è il colore giallo che contraddistingue la facciata e che sembra brillare al sole.Con l’investimento di ben 5 zt (circa 1,25 euro) visitiamo il parco circostante, un vero spettacolo che si districa fra statue, giardini ornati di mille fiori colorati e fontane zampillanti. Volevamo visitare il museo del Palazzo ma arrivati a fare i biglietti scopriamo che l’ultimo ingresso era alle 15.30 e quindi siamo costretti a desistere.

Riprendiamo il nostro percorso e sempre con il bus 180 andiamo a visitare Parc Lazienki.

Letteralmente “Bagni Reali”, il parco è diventato un luogo di ristoro e riposo per Polacchi e turisti.
Non è improbabile fare amicizia con scoiattoli o pavoni, come è successo a noi in prossimità del bellissimo Palazzo sull’Acqua, residenza personale del re polacco Stanisław August Poniatowski. Merita la pena di passare due ore immersi nel verde di questo bellissimo parco fra laghi e fiumiciattoli.

In estate potrete anche imbattervi in concerti di musica chopiniana, artista polacco a cui è dedicata anche una statua proprio all’entrata del parco.

Per la cena optiamo una soluzione bavarese da Bierhalle con un litrone di birra chiara e salsiccie di Norimberga con crauti.

Facciamo il chilo sulle sponde della Vistula assistendo insieme a un gran numero di persone allo spettacolo della Multimedial Fountain.
Se capitate a Varsavia fate un salto, rigorosamente dopo il tramonto, ad assistere allo spettacolo dei getti di acqua illuminati a tempo di musica che questa fontana regala.

Sono circa le 23 quando rincasiamo esausti, e siamo solo al secondo giorno!!

Buonanotte!

Day 3 (15-8-15):

La mattina del terzo giorno comincia sulla falsa riga del giorno precedente, solita abbondante colazione e via, si parte!

Oggi facciamo l’abbonamento valido sia per la zona 1 e la zona 2 al prezzo di 26 zt e utilizzabile su tutti i mezzi pubblici per tutto il giorno.

Oggi attraversiamo la Vistula e andiamo a Praga che non è la capitale ceca ma il quartiere più Hipster di Varsavia.

Effettivamente sembra di essere in un altra città rispetto ai grattacieli della sponda Ovest ma nonostante ciò non siamo rimasti molto affascinati da questo quartiere tanto decantato.

Il caldo è opprimente, passiamo davanti allo Stadion Narodowy, una struttura moderna che ha ospitato recentemente la finale di Europa League.

Nei pressi dello stadio una parata militare con tanto di autoarticolati e armi.
Dopo aver cercato un po’ di regriferio nel parco Skaryszewski prendiamo il tram e ci dirigiamo verso Park Praski.
Non chiedeteci come abbiamo fatto ma ci siamo persi nel chiosco della chiesa Matki Bozel Loretanskiej.
Ritroviamo la stella polare e decidiamo di fare un giro al giardino zoologico, nonostante fossero le 16 passate.
Lo zoo presenta oltre 4000 tipi di animali ma è relativamente piccolo e in un paio di ore sbrighiamo anche questa pratica.

Incredibile come sia volato il tempo oggi, dopo una cena veloce al The Pictures e un Brownies alle nocciole, me lo sogno la notte da quanto era buono, da Cupcake Corner torniamo in albergo, domani si parte per Cracovia e le valigie non si rifanno da sole.

Cosa dire in sintesi di Varsavia?
La prima parola che ci viene in mente è “inaspettata”, dimenticatevi la Polonia medievale, qui siamo al cospetto di una città funzionale e moderna di chiara ispirazione occidentale.
Il contrario di quella Cracovia che ci vedrà arrivare domani e di cui pubblicheremo il diario a breve!

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