Diario di viaggio: Londra 2016

Ogni volta che mi trovo a visitare una grande metropoli ho sempre un timore di fondo che le aspettative possano venire in qualche modo deluse. Nonostante di Londra sia stato praticamente detto tutto non sapevo  proprio cosa aspettarmi e, come vi avevo già preannunciato, questa è stata per me la prima volta in terra londinese e a farmi compagnia un’amica d’eccezione: mia madre!

Questi 4 giorni mi hanno fatto capire che Londra è più di una metropoli, Londra è un simbolo di coesione dove le diverse etnie, religioni ed orientamenti sessuali riescono a convivere mantenendo ognuno la propria identità.

Pronti a partire? E allora andiamo:

Giorno 1 – 21/08/2016

La partenza è prevista per le ore 6:40 dall’aeroporto Galileo Galilei di Pisa con volo Ryanair e, nonostante gli occhi abbottonati e gli sbadigli dovuti all’alzataccia, arriviamo a Londra Stansted puntuali in poco più di due ore. Dopo aver sbrigato i classici controlli di rito, spostiamo le lancette dei nostri orologi un’ora indietro.

Acquistiamo direttamente in aeroporto il biglietto del bus National Express che ci porterà dritti alla Victoria Coach Station, nel centro della città, al costo di 10 £ cadauno. Il tragitto scorre veloce e sia io che mia madre siamo attaccati al finestrino ad ammirare le splendide case in stile ora georgiano ora edwardiano che troviamo per la strada. Arrivati al capolinea ci dirigiamo subito ad acquistare le nostre Oyster Card, una sorta di carta prepagata da utilizzare ogni volta che si usufruisce di un mezzo pubblico. Per ogni Oyster Card occorre versare una cauzione di 5£, che vi verrà resa quando volete riportando indietro la carta. L’utilità sta nel fatto che ha un tetto giornaliero di 6,50£ e, una volta spesa questa cifra, viaggerete gratis per il resto della giornata!

Sono le 11:00 quando arriviamo al nostro albergo, il Kingsway Park Hotel, situato a Sussex Garden a Nord di Hyde Park. Veniamo informati che la camera non sarà pronta prima delle 13:30 quindi lasciamo le valigie e ci dirigiamo verso un Burger King a due passi per placare la nostra fame. Sazi e riposati ci concediamo una camminata per il bellissimo, ed enorme Hyde Park, il più grande fra i parchi reali di Londra e molto amato anche da chi ci vive.

Tornati in albergo per sbrigare le ultime formalità e preso possesso della camera, il bagno minuscolo ahimè è una nota dolente, prendiamo di nuovo la metro direzione Westminster. Lo scintillio dorato del Big Ben e della House of Parliament ci attende salendo le scalette della stazione. Sapevate che il vero nome del Big Ben è Elizabeth Tower e che il famoso soprannome è dovuto a Benjamin Hall, l’uomo che sovrintendeva i lavori nel 1858 quando la torre fu completata?

Adiacente alla House of Parliament sorge la splendida abbazia di Westminster, luogo di incoronazione dei sovrani inglesi. Sfortunatamente la domenica non è consentito l’accesso se non per la Santa Messa. Scattiamo decine di foto cercando la visuale migliore, notevole è la vista dal Westminster Bridge ma assicuratevi di non essere contro sole!

Percorriamo Whitehall e quasi senza accorgercene passiamo davanti al n.10 di Downing Street, una normalissima casa georgiana celebre per essere la sede ufficiale del primo ministro del Regno Unito, fino ad arrivare ad una delle più belle piazze di Londra: Trafalgar Square. Sovrastata da una colonna alta 52 metri raffigurante l’ammiraglio Horatio Nelson, l’uomo che portò la marina britannica alla vittoria contro l’esercito Napoleonico, e le 4 sculture leonine create fondendo il ferro dei cannoni francesi bottino di guerra la piazza è una vera e propria chicca. A fare da cornice al tutto la National Gallery, museo che, essendo già passate le 18:00, troviamo chiuso.

Ci concediamo qualche minuto di relax prima di dirigerci verso uno dei tanti supermercati off-license aperti 24 ore dove acquistiamo panini e due confezioni di noodles da preparare con l’acqua calda (fortunatamente avevamo un bollitore in camera). Stanchissimi ce ne andiamo a letto, buonanotte!

Giorno 2 – 22/08/2016

Driiin!
Sono le 8:00 e noi siamo pronti per partire, dopo la buonissima english breakfast offerta dall’albergo, prendiamo la Circle Line, la metro gialla, in direzione South Kensington per visitare il National History Museum, uno dei tanti musei statali della città ad ingresso gratuito. L’edificio principale è una splendida costruzione vittoriana a mattoni di color sabbia e azzurri e offre varie collezioni: botanica, entomologia, mineralogia, paleontologia e zoologia. Il museo è enorme ma devo ammettere che la maggior parte del tempo l’abbiamo spesa nella sezione dedicata ai dinosauri. Per me, irriducibile fan di Jurassic Park dal 1993, è stato veramente emozionante vedere i vari scheletri di dinosauri e la ricostruzione robotizzata del famigerato T-Rex.

Dopo questo viaggio indietro di qualche milione di anni prendiamo la metro in direzione Tower Hill dove ammiriamo in tutta la sua maestosità il celebre Tower Bridge. Dal vivo è ancora più bello che dalle foto!
Le quasi 20£ di ingresso ci fanno desistere dal visitare la Tower of London, una fortezza medievale patrimonio UNESCO che ci limitiamo ad ammirare da fuori.

Per pranzo ci rechiamo al Borough Market, un mercatino che sorge oltre la sponda ovest del Tamigi e che raggiungiamo percorrendo il London Bridge. Fra i tantissimi chioschi etnici e non presenti optiamo io per riso al curry della Malesia e mia madre per un enorme hotdog. Costo totale: 14£, può andare! Ci concediamo un caffè in uno dei bar della catena Caffe Nero posto proprio davanti alla Southwark Cathdral e al galeone Golden Hinde prima di ripartire. Percorriamo il bellissimo Millennium Bridge, un ponte pedonale davvero suggestivo, che offre una vista magnifica della Cattedrale di Saint Paul e della sua maestosa cupola. Sapevate che in questa cattedrale si era tenuto il matrimonio fra Carlo e Diana?

Grazie alla nostra Oyster Card riprendiamo la metro direzione Piccadilly Circus, percorriamo Oxford Street e Regent Street sbirciando fra le vetrine dei numerosissimi negozi, troviamo alcuni articoli a prezzi davvero ottimi e ne approfittiamo per acquistare regali per amici e parenti. Prima di tornare in albergo facciamo una capatina a King’s Cross alla ricerca del binario 9 e 3/4. Lo ammetto sono uno sfegatato fan della saga di Harry Potter e ancora sto aspettando la mia lettera d’ingresso ad Hogwarts!

Per cena facciamo rifornimento in un supermercato della catena Tesco dove con 3,99£ a testa ci portiamo a casa, o meglio in camera, una ceasar salad, della frutta e una bibita. Chi l’ha detto che per mangiare a Londra occorre un leasing?

Volevamo uscire per una birra ma, una volta arrivati in albergo, siamo letteralmente crollati sul letto. Buonanotte!

Giorno 3 – 23/08/2016

La sveglia suona nuovamente alle 8:00 e dopo una rifocillante english breakfast siamo già pronti a partire in direzione Buckingham Palace, residenza ufficiale della Regina, per assistere al cambio della guardia. Solitamente il cambio della guardia avviene tutti i giorni alle ore 11:30 nel periodo che va da aprile a luglio e i giorni dispari il resto dell’anno, meteo permettendo.
Vi consigliamo comunque di tenere d’occhio il sito della British Army per eventuali variazioni.
Arriviamo in anticipo e ne approfittiamo per fare un giro d’esplorazione nell’adiacente Saint James Park, uno dei più piccoli parchi reali della città ma anche il più antico. Il parco è bellissimo e molto curato, non sarà difficile fare incontri decisamente interessanti! Una fanfara ci annuncia l’inizio del cambio della guardia. Devo ammettere che assistere a questo evento è davvero molto emozionante e Buckingham Palace sullo sfondo rende il tutto ancora più suggestivo.

Per pranzo ci dirigiamo a Chinatown, il quartiere di Londra delimitato da pagode abitato esclusivamente da cinesi e asiatici che iniziarono a stabilirsi qui dal secondo dopoguerra e, in seguito ad un periodo particolarmente fiorente, divennero una vera e propria comunità. Con 8£ a testa ci deliziamo con specialità cinesi in un ristorante “All you can eat” fino a scoppiare. Ci concediamo un caffè nella vivace piazza Leicester, davvero particolare con il suo viavai di gente e gli artisti di strada. Sempre con le nostre gambe facciamo tappa a Bloomsbury, il quartiere letterario di Londra. Nelle case di questo quartiere un tempo si riuniva il Bloomsbury Group, un’associazione composta da artisti e letterati fra cui anche Virginia Woolf, le cui opere influenzarono notevolmente il modo di concepire l’arte e la letteratura.

La camminata si conclude al British Museum, altro museo ad ingresso gratuito della città. I tesori custoditi fra queste mura hanno un valore che supera ogni nostra immaginazione, pensate addirittura che nemmeno tutte le reliquie sono esposte al pubblico! Per le, circa, due ore che dedichiamo al museo ci troviamo catapultati indietro nel tempo fra reperti risalenti a secoli fa e provenienti da ogni parte del mondo. Abbiamo rivissuto la classicità dell’antica Atene e ammirato i fasti dei faraoni egiziani, è stato emozionante vedere la vicino la stele di Rosetta, grazie alla quale oggi siamo in grado di tradurre i geroglifici. Ci ha fatto leggermente effetto vedere la maschera di Tezcatlipoca, un vero teschio umano rappresentante un dio azteco decorato a mosaico. Macabro.

Conclusa la nostra visita riprendiamo la metro, linea nera Northern Line, direzione Camden Town. Avevo tanto sentito parlare di questo quartiere di Londra ma non avrei mai creduto che potesse stregarmi così tanto. Nonostante adesso sia invasa da turisti si respira ancora l’aria punk che rende questo luogo unico e alternativo. I negozi di Camden Market, coloratissimi e con oggetti tridimensionali che fuoriescono dai muri, sono molto suggestivi e non è difficile incontrare soggetti alquanto strambi come un vecchietto ultraottantenne con un fisico mozzafiato che balla come Fred Astaire. Dopo qualche acquisto decidiamo di percorrere la stradina che costeggia il Regent’s Canal per arrivare a Regent’s Park.

Il parco è, al solito, enorme e ben curato e noi ne approfittiamo per rilassarci e cenare con le nostre insalate comprate al supermercato Tesco. Prima di rincasare ci concediamo una birra al Sussex Arms, un pub vicino al nostro albergo e frequentato soprattutto da tifosi del West Ham.

Day 4 – 24/08/2016

Siamo giunti purtroppo al nostro ultimo giorno in terra d’Albione e, nonostante sia il sabato il giorno migliore, decidiamo di fare una capatina al mercato di Portobello Road. Percorriamo tutta la via fra bancarelle di street food, frutta e verdura, vestiti coloratissimi e ninnoli vari. A rendere il tutto ancora più caratteristico le case di Notting Hill con i loro colori sgargianti. Troviamo addirittura la casa dove abitava George Orwell, uno dei miei scrittori preferiti, autore di 1984 e La fattoria degli animali. Facciamo un salto da Harrods, il centro commerciale delle grandi firme, prima di recarci a Covent Garden dove pranziamo nel bellissimo mercato coperto.

Sono le 16:10 quando dalla Victoria Coach Station prendiamo il bus National Express che ci accompagnerà all’aeroporto di Stansted dove, alle 20:05, partirà il nostro volo Ryanair per Pisa.

Sono stati quattro giorni di fuoco che ci hanno fatto scoprire una città magica che mi sono promesso di tornare a visitare al più presto!

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