L’abbazia di San Galgano è un luogo così bello da non credere che esista veramente. Siamo a Chiusdino nel cuore più verde della Toscana, in quel tratto di terra che divide Siena da Grosseto e che ad ogni passo ci trasporta in un paesaggio da cartolina.
Atmosfere mistiche: l’abbazia di San Galgano
Per arrivare all’abbazia di San Galgano è possibile parcheggiare in un grande parcheggio gratuito e percorrere un suggestivo viale alberato fino all’antica e maestosa cattedrale. Ciò che la rende unica nel suo genere è di essere una chiesa a cielo aperto.
Le origini dell’abbazia sono antichissime ed infatti l’interno è completamente spoglio. Fu costruita intorno al 1200 e, dopo anni di splendore, la decadenza cominciò in seguito alla così detta Commenda. Nel 1550 il Commendatario Girolamo Vitelli arrivò a vendere tutti i suoi beni compreso la ricopertura in piombo del tetto. Nonostante nel corso del tempo ci furono svariati tentativi di ripristinare l’abbazia nel 1789 venne definitivamente sconsacrata. A peggiorare la situazione un fulmine fece crollare sia il tetto che il campanile decretandone la rovina effettiva.
Per secoli l’abbazia di San Galgano rimase in stato di abbandono prima di diventare addirittura una stalla per animali. Fu nel 1924 che il valore storico e architettonico della cattedrale venne riconosciuto di interesse nazionale ed iniziarono lavori di ristrutturazione conservativa.
Quello che ne rimane al giorno d’oggi è un complesso estremamente affascinante che, per la sua particolarità, ricorda molto le chiese abbandonate irlandesi.
Per visitare l’abbazia occorre pagare un biglietto di ingresso pari a 4 euro. Introiti che vengono utilizzati esclusivamente per la manutenzione di questo sito storico di grandissima importanza.
Il Santo, l’Eremo di Montesiepi e la spada nella roccia
San Galgano, il monaco a cui è intitolata questa cattedrale, visse davvero in questa parte di Toscana molti anni prima della sua costruzione. Percorrendo un breve sentiero che parte dietro l’abbazia si raggiunge infatti l’Eremo di Montesiepi, detto anche la Rotonda per la sua forma circolare.
Questa cappella fu costruita nel luogo dove il Santo visse i suoi ultimi mesi da eremita prima di morire nel 1181. Celebre è la spada conficcata nella roccia che leggenda vuole sia stata posta proprio da San Galgano come simbolo di rinunzia alla vita mondana.
Per anni si è dibattuto sulla veridicità della storia ma alcuni studi di inizio millennio hanno confermato questa teoria. Fatto sta che oggi non esiste altro posto dove poter ammirare l’Excalibur Italiana: la spada nella roccia. Protetta ovviamente da una teca di vetro per evitare danneggiamenti.
L’eremo, e la sua spada, si possono visitare gratuitamente e se siete amanti dell’arte sacra apprezzerete sicuramente il soffitto a cerchi concentrici e gli affascinanti affreschi che ornano la piccola cappella.
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