Sui calanchi toscani alla scoperta del borgo fantasma di Toiano

Siamo sempre stati affascinati dai borghi abbandonati. Come pagine consumate di un vecchio libro le loro mura raccontano una storia triste fatta di speranze infranti e sogni mai realizzati.
Questo era il nostro pensiero mentre con la nostra auto percorrevamo una stradina sterrata, non più larga di 3 metri, per andare alla scoperta del borgo fantasma di Toiano.

Ci troviamo in provincia di Pisa sulle colline che collegano il comune di Palaia Volterra. Il paesaggio è di quelli da cartolina, da un lato le dolci colline pisane e dall’altro i grandi calanchi tipici del Volterrano. In mezzo a questo spettacolo della natura, sopra un poggio di arenaria sorge, solitario e suggestivo, Toiano.

Bello e dannato, fu proprio questa posizione “scomoda” a dare inizio all’esodo degli abitanti che dalla metà del ‘900 si spostarono a valle alla ricerca di lavoro, lasciando progressivamente il paese in balia dello scorrere del tempo.

Dopo aver attraversato il ponte di pietra che una volta doveva essere levatoio non possiamo fare a meno di immaginare come doveva essere la vita quando Toiano era abitata da oltre 500 persone. Le abitazioni decadenti, sebbene molte siano transennate, che si affacciano sulla strada principale sono l’immagine di una vita semplice e contadina. Siamo riusciti a sbirciare in alcune cantine dove abbiamo trovato ancora mobilia, tavoli, bottiglie di vino, un mulino e tanti attrezzi di una volta.

Scopriamo che il paese non è completamente abbandonato ma che, oltre ad una famiglia che ha ristrutturato una casa che utilizza durante le vacanze, qui vive una colonia felina protetta dalla legge. Siam riusciti anche a far conoscenza con un esponente dal muso bianco e nero. Se doveste decidere vi fare un salto in questo borgo abbandonato vi invitiamo a portare con voi acqua o croccantini per aiutare le anime che contribuiscono a mantenere vivo il borgo.

E’ quando il sole va a nascondersi dietro i calanchi di tufo che Toiano assume un’aria stranamente tetra. Nel 1947 il paese fu scosso dall’omicidio della bella Elvira, il cui corpo fu ritrovato senza vita nei boschi vicino casa dove si era recata per attingere alla sorgente d’acqua. Ancora oggi non sappiamo chi fu il colpevole dell’efferato omicidio e l’unico indiziato, l’allora fidanzato di Elvira, fu scagionato per mancanza di prove. Si narra che quando scendono le tenebre un fantasma bianco con il vestito rosso si aggiri fra le case per ottenere quella giustizia che nessuno è riuscito a darle.

Ceppo alla memoria della bella Elvira

Salutiamo il paese lasciandoci alle spalle la sua chiesa sconsacrata ed un suggestivo cimitero che si affaccia sulle colline pisane.
Oggi Toiano è iscritto alla lista del “Luoghi da salvare” del FAI ed ogni anno viene promossa una simpatica iniziativa dal nome “Porta il Natale a Toiano” che invita i visitatori ad addobbare il paese con decorazioni natalizie al fine di evitare la morte definitiva di questo luogo magico.

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