I borghi del tufo in Toscana: Pitigliano, Sorano e Sovana

In quello spicchio d’Italia dove Toscana, Umbria e Lazio si incontrano si celano alcuni paesi che entrano, di diritto, nella lista dei borghi più belli del nostro paese. Come non citare la magica Civita di Bagnoregio nella Tuscia od Orvieto con il suo imponente Duomo. Ci sono però borghi meno conosciuti al turismo di massa che non possono non rimanere nel cuore a chiunque li visiti.
A noi è successo con i così detti borghi del tufo, nel cuore della Maremma, che rispondono al nome di Pitigliano, Sorano e Sovana.

I borghi del tufo in Toscana: Pitigliano

Il nostro itinerario lungo i borghi del tufo in Toscana non poteva che iniziare da Pitigliano. Questo paese ti strega gli occhi ed il cuore ancor prima di varcarne le soglie. Percorrendo in auto la strada che ci avrebbe condotto al paesino siamo rimasti così, a bocca aperta, quando ce lo siamo trovati davanti.

I borghi del tufo in Toscana: Pitigliano

Imponente ed elegante, adagiato su uno sperone di tufo circondato dal verde di una Maremma estremamente rigogliosa. Le vecchie case sembrano fondersi con la roccia sottostante. Uno skyline unico ed inimitabile.

I borghi del tufo in Toscana: Pitigliano

Appena messo piede in paese ci troviamo al cospetto dell’imponente Acquedotto Mediceo. Le sue grandi arcate ci conducono alla piazza della fortezza Orsini dove l’acqua incanalata grazie all’acquedotto fluiva pubblicamente dalla fontana delle Sette cannelle. In questa piazza, piuttosto caratteristica, sorge anche Palazzo Orsini, un tempo di proprietà della famiglia degli Aldobrandeschi ed oggi sede del museo Civico Archeologico della città.

I borghi del tufo in Toscana: Pitigliano

pitigliano

Nonostate fra i borghi del tufo Pitigliano sia quello più grande le sue dimensioni sono piuttosto ridotte. Non ha senso quindi seguire un itinerario ben tracciato ma, il nostro consiglio, è quello di perdersi fra le sui vicoli acciottolati. Se siete amanti di Instagram qui troverete sicuramente molti spunti per i vostri scatti. Fra casette antiche, botteghe tipiche scavate nel tufo e docili gattini che sembrano lì solo per essere fotografati troverete il vostro paradiso.

Il Ghetto Ebraico di Pitigliano

Dopo esserci trovati al cospetto della Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo ci ritroviamo, quasi senza accorgercene, nell’antico Ghetto Ebraico. Pitigliano infatti è conosciuta anche con il soprannome di “Piccola Gerusalemme” a causa di una consistente comunità ebraica che qui si stabilì sul finire del XVI secolo, dopo essere stata espulsa dal vicino Stato della Chiesa.

Cattedrale dei Santi Pietro e PaoloCattedrale dei Santi Pietro e Paolo

Nel Ghetto Ebraico, pagando un biglietto d’ingresso pari a 5 euro, ci addentriamo alla scoperta di ciò che la comunità ebraica ha portato a Pitigliano. Visitiamo l’antica fonte battesimale, la macelleria, la tintoria, la cantina ed il forno che veniva aperto una volta l’anno, nel periodo pasquale, per realizzare il pane azzimo e dolci come lo “sfratto“.

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La visita termina all’antica Sinagoga, ricostruita dal comune di Pitigliano negli anni ’60 a causa di una frana, alla quale si può accedere esclusivamente con il capo coperto. Quindi o vi procurate un cappuccio oppure potete noleggiare al costo di 1 euro, la Kippah, tipico copricapo ebreo.

I borghi del tufo in Toscana: Sorano

Il nostro viaggio fra i borghi del tufo in Toscana prosegue verso Sorano. Ci troviamo a circa 9 km da Pitigliano e, dopo aver parcheggiato la nostra auto, entriamo in paese attraverso un imponente bastione difensivo chiamato fortezza Orsini.

I borghi del tufo in Toscana: Sorano

Sorano, sebbene abitata fin dai tempi degli etruschi come dimostrano le grotte scavate nel tufo, nacque prima come possedimento della famiglia degli Aldobrandeschi poi degli Orsini ed infine dei Medici. Camminando fra le viuzze acciottolate del paese sembra di essere tornati indietro nel tempo. Alcune case, scavate nel tufo, ci hanno ricordato un po’ quelle che avevamo visto a Matera durante il nostro viaggio in Puglia e Basilicata. Non lo sapevamo ma, per questo motivo, Sorano è stata soprannominata anche la “Matera toscana“.

I borghi del tufo in Toscana: Sorano

Dopo aver attraversato il paese ed aver goduto della sua tranquillità quasi surreale giungiamo in cima al Masso Leopoldino. Una fortificazione ricavata da un masso di tufo proprio nel centro della città. Oltre alla Torre dell’orologio la terrazza del Masso Leopoldino offre una vista incredibile sulla vallata circostante dove si snodano le vie Cave ed è possibile intravedere gli antichi insediamenti rupestri con le grotte scavate nella roccia.

I borghi del tufo in Toscana: Sorano I borghi del tufo in Toscana: Sorano I borghi del tufo in Toscana: Sorano

I borghi del tufo in Toscana: Sovana

Ultima tappa del nostro tour fra i borghi del tufo è Sovana. Piuttosto piccolo, anche questo paesino sorge su uno sperone di tufo e sovrasta una vallata fatta di tombe e necropoli etrusche.

Il centro del borgo è molto grazioso e, sebbene tipicamente medievale, sostanzialmente diverso dagli altri. A differenza di Sorano dove spiccavano le case-torri qui le abitazioni sono basse, costruite in mattoni e addobbate con piante e fiori coloratissimi.

Da segnalare piazza del Pretorio, cuore del paese, dove sorge l’antico palazzo Pretorio con i muri ricoperti di tufo e il palazzo dell’archivio, oggi sede delle poste. Svoltiamo a destra seguendo una viuzza acciottolata ed arriviamo al cospetto della Concattedrale dei Santi Pietro e Paolo, una delle più importanti costruzioni romaniche della città. Pagando un piccolo contributo di 2 euro è possibile visitarne gli interni.

I borghi del tufo in Toscana: Sovana

I borghi del tufo in Toscana: Sovana

Torniamo sui nostri passi attraversando di nuovo il paese fino ad arrivare ai ruderi della Rocca Aldobrandesca. Un’imponente fortificazione che faceva parte del castello medievale e che, insieme alla cinta muraria, doveva proteggere il paese da invasioni nemiche.

Sicuramente un itinerario consigliato per chi vuole conoscere uno spaccato di Toscana fuori dai soliti schemi. E se cercate un po’ di relax a costo zero perché non fare un salto alle vicine Terme di Saturnia? Buon viaggio!

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